Marittimo assaltato dai pirati, i carabinieri lo trovano con la droga

Marittimo assaltato dai pirati, i carabinieri lo trovano con la droga
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Martedì 10 Aprile 2018, 09:25
Droga in casa, ex marittimo finisce in manette. E' stato arrestato domenica sera dai carabinieri della caserma di Martinsicuro Filippo Speziali, 59 anni, del posto. L'uomo era tenuto da qualche tempo sotto osservazione dai militari della locale stazione, guidati dal luogotenente, Antonio Romano, che nelle scorse ore hanno effettuato una perquisizione all'interno della sua abitazione dove, oltre a vario materiale per il confezionamento, sono stati rinvenuti circa 140 grammi di cocaina. Inevitabili a quel punto le manette e il 59enne, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato messo agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima. L'uomo è comparso in tribunale a Teramo nella tarda mattinata di ieri e il giudice ha convalidato l'arresto disponendone la custodia cautelare in carcere. Così, dopo le formalità di rito, l'ex marittimo è stato trasferito nel carcere teramano di Castrogno a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Speziali è un ex marittimo molto conosciuto per via di una drammatica vicenda che lo vide vittima nell'aprile del 2009: mentre si trovava a bordo del Buccaneer, un rimorchiatore d'altura che stava attraversando ill golfo di Aden, in acque somale, l'imbarcazione venne assalita e sequestrata dai pirati. Rimase ostaggio per 119 giorni fino al rilascio, avvenuto il 10 agosto dello stesso anno. L'allora ministro degli Esteri Frattini dichiarò che non fu pagato nessun riscatto per l'equipaggio, ma la procura di Roma, a seguito di una mirata indagine fatta di intercettazioni telefoniche e testimonianze, rivelò che, in realtà, furono ben 4 i milioni consegnati ai pirati somali, sborsati in parte dallo Stato italiano e in parte dalla Micoperi, società di Ravenna proprietaria dell'imbarcazione che intavolò con i sequestratori una trattativa privata.
Fu un vero e proprio incubo, quello vissuto dal marittimo di Martinsicuro che, nel luglio 2012, chiese alla Micoperi un risarcimento danni di 5 milioni di euro. La sua storia, così come quella degli altri marittimi coinvolti nel sequestro, tenne un'intera nazione con il fiato sospeso e, dopo la sua liberazione, fu organizzata in suo onore una festa nella sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, sua città di origine. Nell'occasione, l'ex marittimo raccontò quei giorni terribili di prigionia fatti di continui soprusi subiti per mano dei pirati somali. Dichiarò anche, fermamente, l'intenzione di tornare a solcare i mari quanto prima, ma le gravi violenze, fisiche e psicologiche, a cui fu sottoposto durante il sequestro lo portarono ad allontanarsi dalla sua grande passione per il mare. Decise quindi di non imbarcarsi più.
La notizia del suo arresto per droga ha lasciato incredule sia la città di Martinsicuro, dove viveva da diversi anni, che quella di San Benedetto del Tronto, città dove era nato e cresciuto.
 
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