L'Aquila, addio al notaio Battaglia: rilanciò la Carispaq

L'Aquila, addio al notaio Battaglia: rilanciò la Carispaq
di Stefano Dascoli
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Venerdì 31 Agosto 2018, 09:46
L'Aquila ieri ha detto addio a un altro personaggio di estremo rilievo. Si è spento a 83 anni, infatti, il notaio Antonio Battaglia, presidente della Cassa di risparmio prima dell'acquisizione da parte del Gruppo Bper. I funerali si terrano oggi, nella basilica di San Bernardino, alle 10,30. Se n’è andato un vero gentleman, persona garbata, elegante, mai sopra le righe, sobria, di grande intelligenza e sensibilità, fautore di numerose iniziative culturali e di beneficenza. Un professionista integerrimo, un uomo raffinato e amabile per la sua discrezione e il suo grande equilibrio. E’ forse per queste sue doti che, pur essendo stato tirato più volte per la giacchetta, il notaio Battaglia non ha mai accettato di scendere nell’agone politico cittadino. Commosso il ricordo offerto da Rinaldo Tordera, attuale dg Asl che con Battaglia ha vissuto un rapporto simbiotico negli anni difficili, poi divenuti d’oro, della Carispaq, prima dell’avvento di Bper. «Eravamo una coppia molto affiatata, come due fratelli. Abbiamo lavorato dal 1999 insieme fino al 2011. Era un rapporto quotidiano, stretto. Abbiamo condiviso tutte le fasi più importanti di rinascita e rilancio della banca che arrivava da una situazione drammatica. Io sono arrivato nell’autunno del 1999, lui era presidente da luglio. Abbiamo praticamente cominciato insieme la ristrutturazione dell’azienda. Insieme abbiamo fatto cose importanti e condiviso la difficoltà del sisma, superate riportando la banca a una redditività accettabile. Un’esperienza umana straordinaria».

Il sindaco Biondi ha detto che ha ricordato «una persona autorevole e perbene, che sia nella sua professione sia alla guida della Cassa di risparmio della provincia dell’Aquila, ha dato lustro alla nostra città». Molto sentito anche il messaggio della deputata pd Stefania Pezzopane: «Una persona unica, eccezionale, mi ritengo fortunata per averlo conosciuto e per aver condiviso con lui tante edizioni del Premio intitolato a Laudomia Bonanni che proprio con lui ed Annamaria Giancarli fondammo nel 2001. Univa alle straordinarie competenze professionali, una grande capacità di relazioni umane ed uno spessore culturale incredibile. Anche dopo il terremoto mi incoraggiò a tenere comunque la nostra manifestazione proprio all’interno dell’istituto bancario. La malattia ha interrotto la sua partecipazione fisica ma non il suo sostegno».
 
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