Muore schiacciato dal trattore, Paolo Pennacchio era emigrato in Francia. Lascia quattro figli

Stava lavorando il terreno di sua proprietà a Ridotti di Balsonaro: il rimorchio era carico di pietre

Muore schiacciato dal trattore, Paolo Pennacchio era emigrato in Francia. Lascia quattro figli
di Jole Mariani e Pino Veri
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 13:26

È morto schiacciato dal suo trattorino mentre stava lavorando al terreno di sua proprietà Paolo, per tutti Paolino, Pennacchio, 67 anni, di Ridotti di Balsorano, in pronvincia dell'Aquila, emigrato che tornava in Italia periodicamente legato com’era a Case Castella, quel gruppetto di case, località nella quale possedeva una vecchia abitazione di famiglia. Residente ormai da quarant’anni a Lione, dove lascia i suoi quattro figli, e ormai in pensione se ne tornava in Valle Roveto con sua moglie Brigitte a primavera e poi tornava in Francia a trascorrere l’inverno. Ma questa volta non ce l’ha fatta a terminare questa sua vacanza italiana e poi tornarsene nella terra nella quale aveva trovato lavoro in fabbrica quando aveva poco più di vent’anni. Il richiamo di una vita più agiata all’estero così come ha fatto un nutrito gruppo di italiani che nella zona chiamano “i francesi”.


Quel terreno scosceso che tanto amava e per dissodare il quale aveva acquistato quel trattorino gli ha dato la morte.

Ieri mattina gli abitanti di Ridotti hanno sentito quell’elicottero volteggiare in zona chiamato dai suoi amici nel tentativo estremo di salvargli la vita. Ma quando l’elisoccorso è arrivato, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Il trattorino si era ribaltato accanto a un muricciolo e dietro un piccolo rimorchio carico di pietre che chissà quale ruolo aveva nella mente di Paolino che stava badando a pulire quel piccolo terreno in vista dell’ormai imminente autunno e sempre con il pensiero di tornare ancora l’anno prossimo. Tutti a Ridotti conoscono questa sua passione: tornava in Italia in primavera per poi andare in Francia a trascorrere il Natale. Aveva lavorato per 40 anni in Francia e lì aveva visto nascere i suoi quattro figli che ora torneranno, nel più profondo dolore, per tributargli l’ultimo saluto. Gli piaceva l’Italia, non riusciva a lasciare la Valle Roveto, dove sua mamma Loreta aveva compiuto cent’anni e lui aveva partecipato a quel suo compleanno centenario.

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