Il Pm chiede l’archiviazione, ma la persona offesa prepara l’opposizione. È destinata a finire sul tavolo del Gip del Tribunale di Sulmona la vicenda della morte fetale avvenuta nell’ospedale dell’Annunziata a Sulmona nel luglio 2021. Il Pm Edoardo Mariotti ha chiesto l’archiviazione per i due medici finiti sott’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo. Ma la donna protagonista della vicenda, tramite l’avvocato Vincenzo Margiotta, annuncia sin d’ora di opporsi. Per cui si andrà in udienza.
La 33enne il primo luglio 2021 aveva perso la bimba di 8 mesi e mezzo che aveva in grembo, esattamente dieci giorni dopo l’inoculazione del vaccino trivalente. Trascorsi due anni dai fatti contestati, ha presentato denuncia-querela alla magistratura, per fare piena luce sulla vicenda.
Nella perizia i medici incaricati dal Pm non hanno rilevato imperizie da parte dei due sanitari finiti sotto indagine. Nello specifico i periti hanno rilevato che il ginecologo ha dato l’indicazione alla vaccinoprofilassi per la pertosse come da raccomandazione ministeriale e il medico vaccinatore ha eseguito il booster come previsto dalle stesse linee guida.
Una conclusione diversa rispetto a quanto riferito e ipotizzato in querela dalla donna, secondo la quale il vaccino non poteva essere iniettato poiché mancante di una vaccinazione precedente. Inoltre, sempre secondo la persona offesa, non si sarebbe proceduto a uno screening vaccinale e all’anamnesi medica prima dell’inoculazione della dose.
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