Terremoto, D'Alfonso a Borrelli: «Sbloccate subito le case d'emergenza»
Ecco il dossier con tutti i numeri

Terremoto, D'Alfonso a Borrelli: «Sbloccate subito le case d'emergenza» Ecco il dossier con tutti i numeri
di Stefano Dascoli
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Sabato 19 Agosto 2017, 14:47
L'AQUILA - E' ponderoso il dossier sul post sisma messo a punto ieri in videoconferenza dal governatore Luciano D'Alfonso e dal nuovo capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, con il supporto della dirigenza regionale e del direttore dell'Ufficio Speciale per la ricostruzione, Marcello D'Alberto. Un documento di 82 pagine che D'Alfonso lunedì mattina mostrerà direttamente al premier Gentiloni nel corso di un vertice a Roma. «Gli chiederò dice D'Alfonso al Messaggero la data della sua visita a Campotosto». Il borgo lacustre è, ad oggi, l'emergenza nell'emergenza: è uno degli undici che ha chiesto le Sae, le soluzioni abitative in emergenza, ma ci sono difficoltà dovute alla presenza di zone rosse e al fatto che larga parte del territorio è al di sotto del livello dell'invaso. Ma D'Alfonso assicura che le aree sono state ora individuate. In regione serviranno 225 moduli totali, per una spesa di circa 14 milioni.
E' di questi temi che si è discusso prevalentemente con Borrelli. «Abbiamo allineato i linguaggi dei report delle quattro Regioni dice D'Alfonso . E' finita la prima fase, ora si passa alla seconda, quella dell'assistenza-ricostruzione. Abbiamo svolto 46 mila verifiche, ci sono 5.100 assistiti di cui un quinto negli alberghi e abbiamo già avuto quattro piani stralcio per le opere pubbliche in 210 giorni». Ad oggi ci sono 1.411 persone alloggiate in strutture ricettive, per un costo che si aggira intorno agli 11 milioni. Circa 5.000 persone sono invece in autonoma sistemazione (costo 13 milioni circa). Sono arrivate 46 domande di delocalizzazione temporanea di attività produttive, tutte nella provincia di Teramo.

LE SCUOLE
L'altra grande questione che D'Alfonso ha sottoposto a Borrelli e tratterà con Gentiloni riguarda l'edilizia scolastica. Gli istituti inagibili sono 98, 23 con esito E (i più gravi), 11 con esito C e 64 con esito B. Molti di questi sono anche fuori Cratere. E' stato approvato un primo piano da 17 interventi per oltre 24 milioni di euro. Per quanto concerne le opere pubbliche, il finanziamento previsto per tutte le Regioni ammonta a 200 milioni di euro. L'Abruzzo potrà beneficiare di venti milioni in questa fase. Ma il fabbisogno è alto: sono stati chiesti 175 interventi dentro Cratere per 138 milioni e 135 fuori per 70. Si procederà a piani stralcio: il primo, da 20 milioni, è già varato, sul successivo esiste una proposta concreta. Per i beni di culto sono già state emanate due ordinanze che finanziano 26 chiese per circa 5,2 milioni. E' da 13,7 milioni, invece, il primo piano stralcio per i beni culturali nel loro complesso. Infine una curiosità: è stato istituito un fondo di solidarietà, con comitato di garanti a vigilanza, per gestire le donazioni degli italiani e i soldi arrivati tramite sms.

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