Cultura, niente fondi dalla Regione
dopo l'Isa rischia anche il Tsa
presidente Rainaldi pronto a lasciare

Cultura, niente fondi dalla Regione dopo l'Isa rischia anche il Tsa presidente Rainaldi pronto a lasciare
di Antonio Di Muzio
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Lunedì 28 Settembre 2015, 09:45
L'AQUILA - Al principale socio fondatore del Teatro Stabile d’Abruzzo non interessa l’attività della maggiore istituzione culturale. Unico caso in Italia di Regione che “disconosce” un suo figlio.



Non è un buon momento per i grandi enti culturali abruzzesi, e in particolare del Tsa, visto che la Regione ancora non decide l’erogazione del contributo per il 2015. In pratica per i progetti già in esecuzione. Il presidente Ezio Rainaldi, rappresentante appunto della Regione all’interno del Tsa, è seriamente intenzionato a dare le dimissioni se non vi saranno certezze sul contributo di almeno mezzo milione vista anche l’unione del Tsa con l’Uovo, “benedetta” a voce piena a marzo sia dal vicepresidente della Regione Lolli, sia dalla senatrice Pezzopane. Nella seduta di venerdì Rainaldi avrebbe confermato le sue intenzioni al delegato della Regione, Ruffini e al delegato del Comune, Marchetti. Nessuna traccia del Governatore D’Alfonso che non ha risposto alla lettera di Rainaldi e che continua a trattare il settore Cultura come una zavorra anziché una forma di investimento come accade in altre regioni. Continua a mandare avanti i suoi uomini a fare da rompighiaccio per poi decidere nella più totale autonomia senza rapportarsi con i vertici delle istituzioni.



«Se verranno erogati i fondi in tempi brevi - avrebbe detto Rainaldi nell’ultimo consiglio dei soci - sono disposto a continuare a lavorare, sempre gratuitamente». A differenza dei componenti dei cda di altri enti non culturali, particolarmente appetibili sia a livello politiche che economico. Di più. Rainaldi ha presentato tutto il lavoro fatto e quello da fare per far comprendere al socio fondatore principale (la Regione) l’importanza di questo ente che in caso di assenza di fondi rischierebbe il fondo ministeriale (644 mila euro) dei Tric, la riduzione delle attività e degli organici. Una soluzione quest’ultima che terrorizza tutti, visto che con l’accorpamento dell’Uovo si è arrivati a 18 unità. Insomma siamo al punto del non ritorno e Rainaldi ha detto più volte che non vuole farsi mettere all’angolo come è accaduto per l’Istituzione Sinfonica che comunque non ha la Regione socio fondatore.



NOTE STONATE - E a proposito di Sinfonica, che ha nominato qualche giorno fa nuovo direttore artistico Luisa Prayer, è arrivata la lettera dell’ex Ettore Pellegrino. Il maestro ha ringraziato tutti e ha enumerato i progetti compiuti in questi anni, tra cui la sintonia con il Marrucino. «In definitiva - ha scritto - sono sempre convinto del fatto che, per far risaltare il ruolo dell’Aquila come capitale culturale regionale, sia necessario far percepire le Istituzioni, che vi hanno sede, vero patrimonio regionale. Si cade, altrimenti, in quel terribile difetto dell’egoismo campanilista che in passato ha arrecato tanti danni e che adesso induce il blocco dei fondi regionali all’Isa».
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