È finito sotto processo nel tentativo di procurarsi il super green pass senza vaccinarsi contro il Covid. Ieri il giudice per l'udienza preliminare Andrea Di Bernardino ha rinviato a giudizio un uomo di 56 anni, teatino, evidentemente no vax, che ora deve rispondere di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri. Ma anche di una contravvenzione per violazione di norme per contenere la diffusione del virus.
Secondo l'accusa, formulata dal pm Giuseppe Falasca, l'uomo lo scorso 2 febbraio, in concorso con una persona non identificata che sapeva essere positiva al Covid, la istigò a presentarsi alla farmacia Brunori per sottoporsi a un tampone antigenico, dichiarando al farmacista un altro nome ovvero di chiamarsi come lui (ovvero l'odierno imputato).
E tuttavia il farmacista si era insospettito e, alla richiesta della carta di identità, quell'uomo (mai identificato) è sparito. In farmacia è tuttavia rimasta la tessera sanitaria che ha consentito di dare un nome al no vax, e di denunciarlo. L'uomo è anche accusato di aver istigato il complice, che era in quarantena perché affetto da virus, a violare il divieto di mobilità dalla propria abitazione prima dell'accertamento della guarigione. La prima udienza del processo su terrà il 15 novembre 2023. Il 56enne è difeso dall'avvocato Katia Ferrarini.
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