Covid, torna l'emergenza a Pescara: novanta pazienti ricoverati negli ospedali

Pescara, torna l'emergenza Covid: novanta pazienti ricoverati negli ospedali
di Angela Baglioni
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Domenica 10 Dicembre 2023, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 19:06

Il Covid torna a calcare le scene in previsione delle festività natalizie. Sono 89 (dato aggiornato al 7 dicembre), i pazienti ricoverati per Sars-Cov 2 nei tre presidi ospedalieri della provincia di Pescara, di cui 4 in terapia intensiva e 13 in terapia sub-intensiva, con supporto meccanico per la respirazione. Una situazione che preoccupa perché, secondo gli esperti, con l’arrivo del freddo è previsto un nuovo aumento di contagi che andrà a sovrapporsi anche all’influenza stagionale, per la quale il picco è previsto proprio nel periodo natalizio, anche a causa dei maggiori contatti interpersonali favoriti dalla convivialità.

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I dati

Andamento che si somma a quello del virus stagionale.

Già da qualche giorno Pescara sta facendo i conti con un discreto numero di casi di influenza e sindromi para-influenzali, anche se la situazione negli ospedali è ancora tranquilla. Merito, spiega l’infettivologo Giustino Parruti, direttore dell’unità di malattie infettive dell’ospedale Santo Spirito, dell’adesione alla campagna antinfluenzale che ha raggiunto una percentuale soddisfacente.

I casi

Cosa che non si può dire per il Covid. In Abruzzo, e il dato pescarese è perfettamente sovrapponibile a quello regionale, secondo il bollettino di RespiVirNet, il portale dell’Istituto superiore di sanità, si registrano 15,70 casi di influenza per mille assistiti, ben al di sopra del dato nazionale che si attesta a 10,71.

L'allarme

Tornando al Covid, come spiega Parruti, «in questo momento negli ospedali della Asl ci sono 89 pazienti ricoverati, di cui 25 nel solo reparto di malattie infettive di Pescara. Se ci salviamo dal sovraccarico – osserva – è grazie all’ambulatorio day hospital che sta funzionando a pieno ritmo, nel quale solo lo scorso 7 dicembre sono stati trattati 48 pazienti che avevano bisogno di terapia antivirale». Il 7 dicembre è stato un giorno davvero impegnativo sul fronte Covid, a Pescara, con l’ospedalizzazione ordinaria, o in day hospital, di ben 140 pazienti.

La variazione

Secondo i dati forniti dal ministero della Salute in Abruzzo, rispetto alla settimana precedente, attualmente ci sono 7.149 persone positive, delle quali 6.918 in terapia domiciliare. Sempre su scala regionale i ricoverati con sintomi sono 226, dei quali cinque in terapia intensiva. Su base provinciale, secondo i dati della Regione, in provincia di Pescara nell’ultima settimana sono stati registrati 531 nuovi casi. A questi numeri si aggiunge il “sommerso”, persone positive al test effettuato in casa propria che quindi non compaiono nelle statistiche ufficiali. Nelle ultime due settimane, come spiega Parruti, si è assistito a un aumento di polmoniti da Covid, compresi i quattro casi severi che si trovano in terapia intensiva. «Di ricoverati giovani in senso stretto non ne abbiamo – osserva – ma stiamo rivedendo polmoniti anche in persone di 70 anni che non presentano co-morbilità altissime. Insomma, non stiamo ricoverando solo pazienti super fragili. Il tasso di vaccinazione dei fragili – aggiunge – è ancora del tutto insoddisfacente. Ci sono dati che mostrano che dopo 12 mesi la copertura vaccinale si abbassa, e questo vuol dire che una buona porzione di popolazione è a rischio. Fermo restando che possiamo goderci le feste senza restrizioni, alcune azioni attive di difesa vanno praticate», e tra queste la vaccinazione e il lavaggio delle mani. L’infettivologo ricorda infine l’importanza della somministrazione del farmaco antivirale che può essere prescritto dal medico curante a chi è a rischio, anche se ha pochi sintomi. «Per tutti coloro che per una serie di ragioni non possono essere trattati con questo principio attivo – conclude - ci siamo noi, in ospedale, per la somministrazione di altri antivirali».

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