Gisonni, al Messaggero, ha parlato del caso del traforo: «In questo momento non ritengo che sia un’azione che possa fare io autonomamente. Con tutti i poteri straordinari che pure può avere un commissario di governo non penso che questa sia una cosa da fare a cuor leggero, senza una convergenza ampia». Ieri Gisonni si è prima recato al Gran Sasso Science Institute, dove Marsilio e Fioramonti hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico. Poi ha raggiunto i laboratori del Gran Sasso.
«E’ stata una prima presa di contatto – ha detto – L’occasione per visitare i laboratori, alla presenza del Ministro. E anche l’occasione per prendere contatti con una parte delle istituzioni coinvolte. E’ stata anche fatta una prima visita, assolutamente informale, agli impianti della Gran Sasso Acqua: pochi minuti, giusto per capire un po’ la situazione. Nei colloqui intercorsi si è provato anche a mettere giù un minimo di calendarizzazione dei prossimi impegni. Bisogna attendere innanzitutto un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per la formazione della struttura commissariale. Un atto necessario a comporre la squadra attraverso scelte che spetteranno direttamente allo stesso Gisonni. Al momento, secondo quanto lo stesso commissario riferisce, i profili sono ancora al vaglio, senza determinazioni. Questi saranno i primi atti formali da compiere. Come ha riferito il deputato M5s Fabio Berardini, «l’occasione è risultata utile per effettuare una riflessione sulle alte qualifiche che si renderanno necessarie sia per l’individuazione dei sub-commissari sia per il personale tecnico-amministrativo che andrà a comporre l’organico. Il prof Gisonni si è mostrato determinato ad avviare il prima possibile la struttura proprio per iniziare a lavorare immediatamente sui progetti di messa in sicurezza. Si è convenuto altresì, non appena sarà operativa la squadra, di istituire un sito web per la completa trasparenza riguardo le azioni poste in campo dal Commissario».
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