Coronavirus, Borrelli chiama sindaco della zona rossa: massimo supporto alla Valfino

Coronavirus, Borrelli: massimo supporto alla Valfino
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Lunedì 13 Aprile 2020, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 11:36

Coronavirus, il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, ha telefonato ieri per avere informazioni sulla zona rossa  della Vallata del Fino. Era simultaneamente collegato anche il sindaco di Castiglione Messere Raimondo, Vincenzo D'Ercole, contagiato anche lui dal virus come l'altro sindaco in zona rossa Ernesto Piccari. Borrelli è stato rassicurato dal coordinatore dell'Unità di crisi Silvio Liberatore e dal sindaco sul massimo supporto dato dal sistema regionale e locale di protezione civile alla popolazione della vallata del Fino. I sindaci, infatti, hanno un contatto diretto e costante con una task force regionale, ed il supporto delle forze dell'ordine e  del  volontariato di protezione civile regionale, che è stato  ultimamente potenziato con un mezzo fuoristrada messo a disposizione dei sindaci della zona rossa.
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La Prefettura di Teramo con cadenza giornaliera riunisce il Comitato operativo per l'ordine
e la sicurezza pubblica, al quale partecipa il personale dell'Unità di crisi regionale e della Asl  di Teramo, per esaminare le problematiche dell'emergenza in atto principalmente
nei territori con più contagi. Dal punto di vista sanitario, esiste un puntuale programma
di potenziamento delle strutture ospedaliere
attraverso interventi strutturali ai nosocomi di Teramo, Atri e Penne, messo a punto dal referente sanitario eegionale per l'emergenza
unitamente alle Asl di Teramo e Pescara e alla Protezione Civile regionale, che garantisce la piena presa in carico dei malati, e l'attivazione sul territorio di un'unità speciale di continuità
assistenziale.
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Inoltre, la Asl di Teramo ha effettuato ormai da giorni i tamponi a tutti i soggetti segnalati dai medici (anche asintomatici) casa per casa e sul territorio di tutti i cinque comuni della vallata, cosa che ha consentito l'individuazione precoce e l'isolamento cautelativo di decine di casi di positività. La rendicontazione economica degli interventi è  stata da tempo inviata al commissario Arcuri. Tutti e tre i partecipanti al colloquio telefonico, recita la nota della
Regione, hanno convenuto sull'inutilità e l'impraticabilità delle proposte contenute nella lettera che il senatore D'Alfonso ha inviato in data odierna al presidente Conte (tra le quali vi è quella di effettuare tamponi a tutta la popolazione, che  comporterebbe il blocco dell'attività dei laboratori di analisi per due settimane), a seguito della quale il commissario
Borrelli ha cortesemente effettuato la telefonata descritta.
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Borrelli ha apprezzato il lavoro compiuto dalla Regione congiuntamente alla Asl di Teramo ed ai Comuni della Vallata del  Fino. È opportuno ricordare che la costituzione della zona rossa è avvenuta dopo numerose sollecitazioni in tal senso che  il presidente della Regione Marsilio ha fatto nei confronti del presidente Conte e del Governo, ricevendo nessuna risposta
ufficiale alle comunicazioni scritte e numerose risposte negative in via informale nei diversi colloqui telefonici e in videoconferenza, tanto che l'emanazione dell'ordinanza (proprio
ieri prorogata) è avvenuta unilateralmente e solo dopo aver acquisito le relazioni mediche del Dipartimento di Prevenzione delle rispettive Asl.
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Così come si è in attesa di risposta rispetto alla richiesta, formalizzata dal presidente Marsilio al premier Conte, di prevedere per le zone rosse costituite con ordinanze regionali gli stessi benefici economici e fiscali previsti per la zona rossa di Codogno istituita a suo tempo
dal Governo.

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