Coronavirus, da lunedì Abruzzo ritorna in fascia gialla

Coronavirus, da lunedì Abruzzo ritorna in fascia gialla
di Stefano Dascoli
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 17:28

L'AQUILA - L'Abruzzo torna in fascia gialla da lunedì. E' quanto deciso dal Ministero della Salute dopo la riunione settimanale della cabina di regia che ha certificato l'abbassamento dell'indice Rt medio, quello che valuta la trasmissione del contagio da coronavirus, a 0.81. Lo stesso report ha sottolineato un innalzamento del trend di casi e focolai, attribuendo alla regione un rischio complessivo giudicato moderato. 

Dunque da domenica potranno riaprire, anche a pranzo, bar e ristoranti. 

Intanto sono in crescita i dati dell'emergenza coronavirus in Abruzzo. Sono 343 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. Sette i decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.453. In lieve calo i ricoveri. Sono le scuole, al momento, a rappresentare uno dei principali problemi in questa fase della pandemia.

Oltre 130, in tutta la regione, le classi finite in quarantena, per un totale di alcune migliaia di persone, tra studenti, docenti e collaboratori. Le Asl parlano di «recrudescenza dei contagi» e, in alcuni casi, di vera e propria emergenza.

La situazione più critica si registra a Pescara e in provincia. Situazioni più delicate nel Pescarese (una settantina di classi in quarantena) e nel Chietino (45). Numeri alti anche nell'aquilano, con oltre 20 classi in isolamento. Situazione più tranquilla, invece, nel Teramano. I 343 nuovi casi sono emersi dall'analisi di 3.848 tamponi molecolari: è risultato positivo l'8,91% dei campioni, percentuale più alta da venti giorni. Il dato scende al 6,4% considerando anche i test antigenici (+1.505). I nuovi positivi hanno età compresa tra 5 mesi e 95 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 86: 6 in provincia dell'Aquila, 40 in provincia di Pescara, 29 in provincia di Chieti e 11 in provincia di Teramo.

I sette decessi, due dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 56 e 86 anni: due in provincia di Chieti, una in provincia di Pescara, tre in provincia dell'Aquila e una in provincia di Teramo.

Gli attualmente positivi sono 10.068 (+2 rispetto a ieri): 389 pazienti (-10) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 40 (invariato, al netto di decessi, dimissioni e 4 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.639 (+12) sono in isolamento domiciliare.

I guariti sono 30.538 (+332). Gli ultimi dati dell'emergenza confermano, giorno dopo giorno, come il virus in questa fase stia colpendo in particolare l'area metropolitana e la costa. Circa 160 i casi emersi nelle ultime ore nella sola area metropolitana, 75 dei quali a Pescara, record degli ultimi mesi. Nel capoluogo adriatico, il totale dei casi dal primo gennaio ad oggi è di quasi 800, con una media di oltre 27 contagi al giorno. La seconda località per numero di contagi accertati nelle ultime ore è Montesilvano (25). Seguono San Giovanni Teatino (17), Francavilla al Mare (16), Spoltore (15), Chieti (8) e Città Sant'Angelo (3). A livello provinciale, l'incremento più consistente si registra nel Pescarese (+155), seguito dal Chietino (+100). Numeri più bassi nel Teramano (+43) e nell'Aquilano (+38). La provincia di Pescara, a lungo considerata il territorio più colpito del centro Sud Italia nella prima fase dell'emergenza, tutto sommato aveva retto bene l'ondata autunnale, quando ad essere più colpito è stato l'entroterra, in particolare L'Aquila e Avezzano. Dall'inizio di gennaio in poi, però, i numeri dell'area metropolitana e, più in generale, della fascia costiera hanno ricominciato a salire. 

(Seguono aggiornamenti)

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