Scamarcio, il debutto come produttore di olio: «Io, dal set al frantoio»

L’attore ospite a Lancianofiera per lanciare l’azienda agricola di Polignano. «La terra una mia passione fin da bambino, sognavo di recitare ma anche di zappare»

Riccardo Scamarcio alla Fiera di Lanciano (foto Andrea Colacioppo)
di Filippo Marfisi
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Lunedì 25 Marzo 2024, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 11:41

Dal set come protagonista e produttore della pellicola Race for Glory-Audi vs. Lancia, incentrata sull’ex direttore sportivo Cesare Fiorio, da qualche giorno nelle sale, a LancianoFiera come produttore di vino e olio biologico. Riccardo Scamarcio, attore tra i più conosciuti e apprezzati del cinema italiano, ieri è stato ospite, per la prima volta, alla rassegna fieristica frentana dedicata all’agricoltura, giunta quest’anno alla sua 62esima edizione. Scamarcio è stato invitato dalla Confederazione italiana agricoltori Chieti - Pescara per promuovere le pratiche agricole sostenibili, valorizzare l’importanza dell’agricoltura e il rispetto dell’ambiente, per la promozione dei prodotti locali. L’attore e produttore cinematografico, d’altro canto, è entrato a far parte della nutrita lista di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport che si dedicano, all’agricoltura, ma non per caso.
La sua è una passione che risale all’infanzia, ad Andria, città natale, e che venti anni fa si è tradotta in realtà con l’acquisto di una piccola azienda a Polignano a mare dove produce vino di qualità - circa 10 mila bottiglie l’anno -, e un olio biologico particolarmente apprezzato, e che ha conseguito piazzamenti in vari concorsi.

«Non provengo da una famiglia di coltivatori, tutt’altro. Avevamo un po’ di terreno, tutto qui, ma mi piaceva andare per campi» ha esordito Scarmaccio al suo arrivo a LancianoFiera, accolto dalla presidente dell’ente, Ombretta Mercurio, e dai responsabili regionali della Cia Chieti-Pescara. Si definisce «zappatore». E da bambino, racconta l’attore, «quando mia madre mi chiedeva cosa avrei voluto fare da grande, rispondevo deciso che avrei voluto essere agricoltore o attore. Sono riuscito a mettere insieme i due desideri e ne sono particolarmente felice. Il mio è rapporto particolare con la terra e i suoi prodotti e avverto una forte senso di rispetto e responsabilità in quello che coltivo, consapevole dell’importanza che riveste la filiera e l’originalità dei prodotti.

Per queste ragioni da subito mi sono dedicato alla coltivazione bio».


IL TOUR
Scamarcio ha poi visitato la rassegna fieristica, apprezzanto stand ed espositori. La 62esima edizione, che ha aperto i battenti lo scorso 22 marzo, oggi si concluderà con numeri interessanti per presenze. Un polo fieristico d’Abruzzo, che resta sempre in attesa di poter alzare l’asticella e di trovare finalmente una nuova e più funzionale sede, che faccia compiere, dopo anni di promesse, quel salto di qualità che molti si auspicano. Sono stati 250 gli espositori presenti, che hanno proposto le ultime novità per il settore della meccanizzazione, dell’agricoltura di precisione, delle tecniche di coltivazione. Grande interesse è stato rivolto alle nuove realtà di sviluppo sostenibile come i biodistretti e delle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica in agricoltura, come la viticoltura ecosostenibile e la mitigazione dei danni climatici. Spazio anche alla sicurezza per ridurre drasticamente gli incidenti sul lavoro, e all’enoturismo, che si sta facendo sempre più strada nella nostra regione grazie anche alla crescita d’interesse verso gli itinerari montani e per la Via Verde della Costa dei Trabocchi.

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