Camillo Colella, 63 anni, patron dell'acqua minerale abruzzese Santa Croce, è stato arrestato, ieri mattina, a Isernia. L'accusa è di bancarotta relativa al fallimento di una società immobiliare, la Como srl. L'arresto è stato eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziario della Guardia di finanza di Roma. Il provvedimento è stato disposto dal Gip Massimo Marasca di Roma. L'imprenditore è assistito dall'avvocato del Foro di Roma, Alessandro Diddi, che ha parlato di un provvedimento «assolutamente sproporzionato» visto che se il ricorso venisse accolto dalla Suprema Corte, verrebbe meno il fondamento su cui poggia l'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e ha annunciato che la misura sarà impugnata al più presto.
Secondo l'accusa il noto imprenditore avrebbe effettuato una distrazione di bene da una società, la Como srl, poi fallita, per riversarle in un'altra.