Un esito abbastanza sorprendente: basti pensare che lo stesso Migliorino era andato sotto ponti e viadotti, a favore di telecamere, a dire che non si sarebbe preso la responsabilità di garantirne la sicurezza. La tesi del dirigente è stata immediatamente sposata dal ministro Toninelli, che su twitter ha cinguettato: «Strada dei Parchi non faccia finta di nulla: le autostrade A24-A25 sono ora più sicure solo perché abbiamo preteso e ottenuto le limitazioni di traffico. Lo Stato è tornato a fare lo Stato. Prestissimo partiranno i progetti per quella messa in sicurezza dimenticata da troppi anni». «Ci siamo preoccupati tutti sullo stato delle infrastrutture – ha aggiunto Migliorino - Il ministro Toninelli mi ha dato mandato di verificare il livello di sicurezza di A24 a A25, e a valle di queste verifiche sono stati individuati gli interventi di mitigazione ben precisi, lo stesso ministro aveva indicato di metterle in atto, e dunque non potrà che essere soddisfatto dell'esito di questo incontro».
Strada dei Parchi ha commentato l’esito del vertice con un certo stupore: «Finalmente è stata fatta chiarezza ed è emersa la verità, cioè che le autostrade A24 e A25 sono sicure per ammissione della stesso dirigente del ministero Infrastrutture e Trasporti Migliorino – hanno detto Cesare Ramadori e Mauro Fabris, rispettivamente ad e vice presidente del Cda di Strada dei Parchi - Speriamo che finalmente possa rientrare l'allarmismo immotivato e dannoso diffuso in queste settimane». «A questo punto – ha aggiunto Fabris al Messaggero – non capiamo il perché di tanto accanimento». La società attende ancora i decreti autorizzativi per i lavori di messa in sicurezza antisismica e ieri ha installato 500 cartelli informativi che sanciscono le limitazioni al traffico dei mezzi pesanti (divieto di sorpasso, fermata su corsia di emergenza e distanza di 50 metri l’uno dall’altro) oltre 35 quintali in 87 viadotti, estendendo una misura già presente su 8 viadotti. Attenzione, però. Dal vertice sono emerse le altre contraddizioni di questa vicenda. Ovvero le condizioni dei viadotti dell’A14 («Le medesime di A24 e A25» ha detto Migliorino), per i quali Autostrade per l’Italia chiede tre mesi per presentare le verifiche. E anche quelle della viabilità Anas, ad oggi non sottoposta a obblighi di messa in sicurezza.
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