Inizialmente le notizie sulle cause del decesso del pensionato, ricoverato dai primi del mese, sono state poche e confuse. Tecnicamente il 77enne è morto a causa di un arresto cardiaco dovuto alle complicazioni dell’apparato respiratorio. Ma la possibilità che il paziente fosse affetto da encefalopatie spongiforme trasmissibile (Tse), è stata diagnosticata dai neurologi del Mazzini che avevano ricoverato l’uomo con tutte le accortezze previste dalle linee guida.
Una volta deceduto il paziente, la direzione sanitaria di concerto con l’Unità operativa, ha disposto il prelievo del materiale biologico necessario per la conferma della diagnosi, vale a dire cervello e liquido cefalo-rachidiano (il liquor) dove è possibile isolare la proteina-prione degenerata caratteristica del morbo. Una patologia estremamente rara, che ha un’incidenza di un caso su un milione di persone e che nella provincia di Teramo, in una decina di anni, ha registrato solo una mezza dozzina di casi. La media secondo i Medici del reparto di neurologia dell’ospedale di Teramo è di un caso ogni due anni.
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