Sbattuto contro il muro per un debito di droga, bambino mette in fuga gli aggressori

Sbattuto contro il muro per un debito di droga, bambino mette in fuga gli aggressori
di Manlio Biancone
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Venerdì 29 Settembre 2023, 07:27

Sono dovuti comparire ieri davanti al collegio del tribunale di Avezzano, presieduto dal giudice Daria Lombardi, due uomini, un 38enne di Pescina e un 34enne di Celano, difesi dagli avvocati Mario Del Pretaro e Domenico Quadrato, accusati di estorsione aggravata. I fatti risalgono ad un pomeriggio dell’ottobre 2014, quando un giovane di Celano, solo in casa, avrebbe sentito di bussare violentemente alla porta. Dopo aver aperto, due uomini sarebbero entrati nella abitazione e lo avrebbero violentemente malmenato, chiedendogli la somma di 60 euro per un presunto debito legato all’acquisto di una dose di droga non pagata. Gli aggressori, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero preso la vittima per i capelli, facendole sbattere ripetutamente la testa contro un muro e avrebbero cercato di portargli via la PlayStation.

Gli aggressori sarebbero andati via perché disturbati dall’arrivo di un bambino magrebino di 10 anni che, incuriosito dai rumori e approfittando della porta rimasta aperta, si sarebbe avvicinato per vedere cosa stesse succedendo. Più tardi la madre del giovane aggredito, tornata a casa e avvedutasi delle condizioni del figlio, lo avrebbe condotto all’ospedale di Pescina dove sarebbero stati riscontrato un trauma cranico e un trauma toracico.

All’udienza di ieri il pm Luigi Sgambati e le difese hanno formulato le richieste istruttorie e la vittima si è costituita parte civile ed è difesa dall’avvocato Antonio Carlini. La causa è stata rinviata al 15 febbraio per ascoltare le dichiarazioni della vittima.

Un 50enne di Luco dei Marsi, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, è stato assolto per il reato di ricettazione di due trattori oggetto di furto ed alterazione I fatti risalgono alla fine del settembre dell’anno 2016 quando S.G. di anni 50, a seguito di una perquisizione avvenuta per ben altri motivi, su un capannone e relativa area aziendale da parte dei carabinieri venivano rinvenuti numerosissimi mezzi agricoli tra cui ben due trattori oggetto di sospetta provenienza. Il primo risultava essere oggetto di furto in danno dell’effettivo proprietario avvenuto nella provincia di Rieti nell’anno 2012, mentre il secondo presentava una targa incompatibile con la produzione dello stesso. Il giudice, Paolo Lepidi , lo ha assolato per non aver commesso i fatti. Il Pm aveva chiesto anni tre e mesi sei di reclusione.

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