I vigili urbani vogliono lo sfollagente, il comandante dà l'ok: rischiesta ufficiale in Campidoglio

I vigili urbani vogliono lo sfollagente, il comandante dà l'ok: rischiesta ufficiale in Campidoglio
di Riccardo Tagliapietra
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Sabato 8 Marzo 2014, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 19:28
Via libera dal Comando allo sfollagente per i vigili. In gergo si chiama mazzetta distanziatrice e pu essere usata solo per tenere lontano eventuali aggressori.

Di fatto è un manganello un po’ più corto di quello in dotazione alle forze di polizia che al contrario dei pizzardoni, hanno il compito di garantire l’ordine pubblico; materia delicata affidata al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.



La novità è contenuta in un documento protocollato al capo di gabinetto del sindaco, Luigi Fucito, firmato dal comandante della polizia locale Roma Capitale, Raffaele Clemente che spiega chiaramente la necessità per il personale del Corpo di ottenere l’adozione della nuova arma, peraltro prevista dal regolamento interno, viste le ultime aggressioni subite dal personale. È uno dei quattro punti portati a casa dalla mediazione dell’Ospol, il sindacato dei vigili, che ieri ha incontrato il comandante e la delegata dal sindaco alla Sicurezza, Rossella Matarazzo, che ha messo una firma ufficiale alla richiesta. Insieme hanno sottoscritto il verbale dandosi appuntamento a fine mese. L’intervento ha scongiurato i due giorni di sciopero annunciati dai vigili per oggi e domani. Si aggiungono al piatto: la copertura assicurativa per il personale armato, compresa l’assicurazione per gli infortuni in servizio, alcune questioni di previdenza, le visite periodiche di sorveglianza e l’istituzione di un osservatorio epidemiologico. Restano fuori dal pacchetto il mancato pagamento degli straordinari 2013 e la manutenzione ordinaria del parco mezzi, sulle quali la discussione rimane aperta.



LE REAZIONI

«Ciò che vogliamo è una polizia locale moderna, che sia in grado di garantire alla città e ai quartieri una migliore qualità della vita - spiega Luigi Marucci, segretario nazionale dell’Ospol, firmatario del documento assieme a Stefano Lulli, responsabile romano - Ma tutto questo passa per una maggiore sicurezza degli agenti che oggi non hanno armi moderne utili, a parte lo spray irritante». La pistola, infatti, è considerata uno strumento quasi inutile viste le limitazioni giuridiche d’uso: i vigili possono solo difendere se stessi, come un privato cittadino; non è consentito l’uso legittimo delle armi previsto per esempio per le forze di polizia. Ecco che la mazzetta distanziatrice potrebbe diventare una risorsa utile agli agenti per tirarsi fuori dagli impicci, considerando per esempio le recenti aggressioni durante i controlli anti abusivi. Ovviamente andrà usata con estrema attenzione, concludono dal sindacato, soprattutto per evitare pericolose grane giudiziarie.
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