L'addio di Itri a Rosanna, il parroco: «Era sempre pronta ad aiutare»

ITRI - Era tanta la commozione ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale dell'Annunziata, a Itri, ai funerali di Rosanna Addessi, la 46enne volontaria della Croce Rossa morta nel tragico incidente di sabato pomeriggio sull'Appia, insieme al compagno 43enne Guido De Filippis e il 28enne di Isoletta d'Arce Daniele Materazzo, nello scontro frontale tra le due moto. Una città in silenzio, in cui è stato proclamato il lutto cittadino e una chiesa gremita, che non ha potuto contenere tutte quelle persone e rappresentanti di amministrazioni comunali e di associazioni di volontariato del sud pontino (la Croce Rossa e la Protezione civile del Ver Sud Pontino di Formia, de La Fenice di Gaeta, dell'Eri di Itri, dei Falchi di Fondi), che hanno voluto rendere l'estremo saluto a Rosanna e dare un sia pur minimo conforto ai genitori Emilio (ex dipendente della Provincia di Latina e più volte consigliere comunale di Itri, dove è responsabile della sezione del patronato Acli) e Civita, infermiera professionale, i fratelli Francesco e Antonio e la figlia Fabiana.
Momenti di profonda commozione che si sono rinnovati quando il parroco don Guerino Piccione che ha officiato il rito religioso insieme a don Erasmo Matarazzo, che a Fondi aveva avuto modo di conoscere e stimare Rosanna per la sua azione di volontariato con la Croce Rossa - ha ricordato nell'omelia, facendo riferimento al mercoledì delle Ceneri con l'espressione "Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris", la figura e le azioni generose della giovane donna. «La vita è preghiera e impegno concreto - ha ricordato - dove le doti che il Signore dona a ognuno vanno utilizzate per crescere nella positività, proprio come Rosanna ha fatto conseguendo brillantemente, il 14 febbraio scorso, la laurea in Scienze Naturali presso l'università Federico II di Napoli».
Quella laurea che le avrebbe permesso di concorrere per un ruolo di insegnante nelle scuole. Al termine del rito funebre, avvicinandosi all'altare con sotto la bara, il fratello Antonio, sottufficiale dell'Aeronautica, che aveva accanto l'altro fratello minore Francesco, ha ricordato con la voce rotta dal dolore «i momenti indimenticabili trascorsi con l'amata sorella Rosanna, per me come una madre, sempre pronta a sostenermi con i suoi consigli e il suo affetto nelle scelte di vita che stavo affrontando».
Altre testimonianze d'affetto sono state fornite da una volontaria della Croce Rossa e da un'amica del cuore, che hanno sottolineato le grandi doti umane e professionali di Rosanna, «sempre pronta a dare una mano a chi ne avesse bisogno, mai risparmiandosi anche nelle difficoltà». Quando, al termine della messa, il feretro è uscito dalla chiesa, si sono liberati in cielo decine di palloncini bianchi, che hanno reso più colorata l'aria di un pomeriggio che per la cittadina di Itri è stato di una profonda tristezza.