Vince un tumore e si diploma (nonostante i problemi cognitivi e di movimento). La prof: «Una storia esemplare»

Riccardo ha sostenuto l'esame orale, dopo la malattia cerebrale e il delicato intervento quando era bambino ha disagi cognitivi e di movimento, ma ha dato una "lezione" a tutti

Riccardo con i genitori (alla sua sinistra) e due docenti
di Paolo Carnevale
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Sabato 1 Luglio 2023, 16:11 - Ultimo aggiornamento: 16:39

Un'ora di colloquio impeccabile. Pronto davanti agli insegnanti, sicuro, tranquillo. Con una grande capacità di tenere le fila del discorso, rispondendo alle domande dei docenti senza mai incertezze. Tanto da meritarsi alla fine i complimenti di tutta la commissione. E, sicuramente, un buon voto, che verrà reso noto fra qualche giorno. Il colloquio è quello della maturità. L'ultima tappa dell'esame per eccellenza. Esame che ieri mattina ha sostenuto ad Anagni, presso il liceo Dante Alighieri, Riccardo Necci, 18 anni, residente nella città dei papi, studente della classe quinta G, sezione scienze applicate del liceo anagnino. Qual è l'aspetto eccezionale della vicenda? È proprio lui, Riccardo. Un ragazzo che da anni non è soltanto un esempio di bravo studente, ma anche di un giovane coraggioso, sempre disposto a lottare per non lasciarsi abbattere dalle circostanze dell'esistenza. Anche quando questa costringe ad affrontare difficoltà importanti. Quella di Riccardo è davvero una storia bellissima. Quando è molto piccolo, gli viene diagnosticata una grave malattia cerebrale, che costringe la sua famiglia a sottoporlo ad un intervento importante. Intervento che gli salva, letteralmente, la vita, ma che purtroppo gli lascia anche qualche difficoltà motoria e cognitiva.

Riccardo (assieme ai suoi genitori che ieri si sono detti «orgogliosi e fieri di lui») non si fa abbattere dalla situazione.

LA SCELTA

Nonostante le sue difficoltà porta avanti il suo percorso di studente alle scuole elementari e medie. E poi, quando è il momento di scegliere il suo futuro, decide di iniziare un nuovo percorso alle scuole superiori. I cinque anni di Riccardo al liceo sono estremamente formativi per lui; insieme con i suoi compagni di classe che gli stanno sempre vicini e cercano di aiutarlo in tutte le sue necessità; insieme con i suoi insegnanti sempre attenti, va avanti anno dopo anno, superando le difficoltà con tanto impegno, con tanta voglia di fare, con tanta volontà. Fino ad arrivare alla tappa finale quella degli esami di maturità; il rito per eccellenza di passaggio dall'età giovanile al mondo degli adulti. Un rito che Riccardo affronta ancora una volta con tanto impegno e tanta determinazione, meritandosi un ingresso a pieni voti nel mondo dei grandi. A parlare di Riccardo è stata ieri, tra gli altri, Daniela Bastonini, una delle sue insegnanti: «quella di Riccardo-ha detto-, è davvero una storia esemplare; non si è fatto mai abbattere dalle difficoltà andando sempre avanti con impegno, costanza, e dedizione. L'ho seguito per diversi anni; nell'ultima fase si è deciso di affiancargli un altro collega per rafforzare la parte scientifica, proprio perché lui voleva migliorare. È davvero la dimostrazione di come il coraggio e la costanza possano fare tutto. E questo vale anche e soprattutto per i suoi genitori, da sempre il suo punto di riferimento».

LA DEDICA

Un concetto che ha voluto sottolineare anche Riccardo; quando ieri, alla fine del colloquio, che aveva come argomento di partenza la luce, ha voluto, commuovendo tutti, dedicare il suo successo proprio alla sua famiglia «da sempre-ha detto-, il mio faro, la mia luce».

Riccardo ha voluto infine ringraziare «tutti i professori del liceo che hanno creduto in me, gli assistenti amministrativi, i collaboratori scolastici, i ragazzi dell'istituto. Vi ringrazio- ha concluso Riccardo- perché in questi anni mi avete fatto sentire parte integrante della scuola. Vi ricorderò tutti con affetto». A Riccardo sono arrivati anche gli auguri del sindaco Daniele Natalia: «è un esempio da seguire per tutti».

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