Diploma abbreviato ma è troppo giovane: la scuola se ne accorge a un anno dalla maturità. L’appello della mamma a Valditara

La ragazza non avrebbe potuto diplomarsi a quella età, ma la scuola non si è accorta dell’errore fino all’ultimo momento: Risultato? Dovrà fare l’esame dopo 5 anni di scuola

Diploma abbreviato ma è troppo giovane: la scuola se ne accorge a un anno dalla maturità. L’appello della mamma a Valditara
6 Minuti di Lettura
Martedì 1 Agosto 2023, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Immaginate di essere una studentessa brillante, capace di bruciare le tappe attraverso gli strumenti offerti dal nostro sistema scolastico: iscrizione anticipata in prima elementare combinata alla frequenza di uno dei percorsi liceali di durata quadriennale. Così facendo la Maturità verrebbe conseguita a 16 anni, contro i canonici 18 anni. E immaginate anche di cavarvela anche bene: una media costantemente compresa tra il 9 e il 10. 

Laureati da record nelle università di Roma: il lavoro arriva in tre mesi. Ecco il rapporto del 2023

Napoli, troppo giovane per il diploma abbreviato

Cosa può andare storto? Un errore amministrativo dell’istituto che vi comunica, dopo il terzo anno di liceo e in procinto di iniziare l’ultimo anno di scuola, che non è possibile diplomarsi così presto: l’errore sta a monte, già al momento dell’inizio del percorso quadriennale.

La domanda di iscrizione, in sintesi, non avrebbe dovuto essere accettata, a suo tempo. L’unica soluzione è completare gli studi iscrivendosi ad una classe quarta in un percorso tradizionale, ritardando di un anno, quindi, l’esame di Maturità.

È questa la vicenda paradossale accaduta nel napoletano e segnalata al portale specializzato Skuola.net dalla mamma della studentessa, con tanto di documentazione allegata. Nella quale la scuola ammette candidamente di un “mero errore materiale di distrazione della scuola e senza dolo della famiglia”, disponendo l’iscrizione d’ufficio al quarto anno di un percorso quinquennale all’interno dello stesso istituto. 

Carlotta Rossignoli, polemiche sulla laurea record. La lettera degli studenti: «Privilegiata». La replica del San Raffaele: nessun favoritismo

La mamma della studentessa  a Valditara: Vogliamo ancora credere che l'impegno e il merito abbiano un valore in questo mondo

Una situazione kafkiana per risolvere la quale la famiglia rivolge un appello al Ministro Valditara. Scrivendo una lettera aperta che recita quanto segue:

Caro Ministro,

desidero richiamare la Sua attenzione su un provvedimento avviato dalla scuola nei confronti di mia figlia, una brillante studentessa napoletana di 16 anni, che ha appena concluso il penultimo anno del liceo con una media di 9,38 (oltre a un curriculum che annovera diversi riconoscimenti a livello regionale e nazionale).

Ciò nonostante, non le viene concesso di completare il suo percorso didattico, ormai prossimo al termine, perché non ne avrebbe i requisiti, ovvero, sia TROPPO GIOVANE!

È proprio in occasione di un premio vinto, riservato agli studenti più meritevoli della nostra regione, che la vicepreside solleva tale problematica (Maledetto fu il giorno in cui mia figlia vinse il concorso! Se non avesse riportato questi risultati, non staremmo qui a parlarne)

Così, In data 17 giugno 2023, ovvero, qualche giorno dopo la pubblicazione dello scrutinio finale con una media di 9 e 10 in tutte le materie e relativa ammissione alla classe quarta, la scuola, tramite raccomandata a sorpresa, dichiara di aver commesso un errore di accettazione della domanda di iscrizione, risalente a ben oltre tre anni fa, e che, solo ora, alla vigilia dell’ inizio dell’ ultimo anno di liceo, si siano resi conto della “problematica” anagrafica.

Il provvedimento intrapreso dalla scuola, al fine di rimediare all’errore commesso dall’ istituto a gennaio 2020, consiste in un cambio di percorso scolastico che non garantisce in alcun modo la continuità didattica, bensì si configura come una bocciatura, poiché mia figlia sarebbe costretta a ripetere argomenti già affrontati!

In sostanza, questa decisione interrompe bruscamente il suo percorso didattico, vanificando gli sforzi compiuti e recidendo i legami, anche affettivi, con compagni di classe e docenti, che avrebbero dovuto accompagnarla in quella che, fino a qualche settimana fa, era una meravigliosa e serena avventura scolastica. Il tutto è avvenuto senza preavviso, nemmeno ai suoi insegnanti, ai quali è stato negato persino un incontro con la dirigente scolastica.

Prima dell’ iscrizione al liceo sperimentale quadriennale classico Cambridge, che prevede un monte ore maggiore ed una didattica articolata in modo completamente diverso dal un liceo tradizionale, al fine di raggiungere gli stessi obiettivi scolastici in un arco temporale di 4 anni anziché cinque, mia figlia ha frequentato un percorso didattico completo, cinque anni di elementari e tre di medie, senza usufruire di alcuna abbreviazione, distinguendosi sempre dal punto di vista accademico e offrendo spesso aiuto ai suoi compagni di classe come tutor.

Con la presente, Le chiedo di consentire a mia figlia di poter proseguire serenamente il cammino già intrapreso nel suo percorso didattico e per cui ha ampiamente dimostrato di avere la maturità e la costanza che lo stesso richiede.

Mi chiedo solo come sia possibile non rendersi conto che il provvedimento avviato sia estremamente scorretto dal punto di vista didattico, ma soprattutto, non si dia alcun peso allo stato d’ animo di un’ alunna che ha sempre dato il meglio di sé, nel subire una tale ingiustizia, con conseguente ed inevitabile stato di frustrazione ed angoscia.

Vogliamo ancora credere che l'impegno e il merito abbiano un valore in questo mondo!

La prego di voler accogliere la mia richiesta. 

Viviana,
Una mamma fiduciosa

Amina scappa dalla famiglia che la vuole chiudere in casa: «Mi hanno detto che sono troppo occidentale». Ora chiede di poter studiare

L’esperto: «Non si può intervenire a “gamba tesa” a questo punto, va garantita la continuità alla studentessa»

Per capirne di più, Skuola.net ha anche intervistato un esperto, Antonino Petrolino, già dirigente scolastico e autore di testi e manuali specialistici. Che commenta così la vicenda: “Siamo di fronte ad un errore amministrativo evidente: la studentessa non aveva i requisiti anagrafici per iscriversi, a suo tempo, ad un percorso liceale di durata quadriennale, in quanto era nata dopo il 30 aprile 2007, che era la data limite prevista al tempo dalla circolare ministeriale 22994 del 13 novembre 2019”.

Infatti, Ilenia è nata a luglio 2007 e quindi, se tutto fosse andato come programmato, molto probabilmente avrebbe preso il diploma prima di compiere i 17 anni. Troppo giovane secondo quanto indicato dalla normativa, che al tempo regolava l’iscrizione ai percorsi quadriennali. La scuola avrebbe quindi dovuto accorgersene a suo tempo e non dopo un percorso scolastico di tre anni. Fuori tempo massimo. Petrolino ricorda che in Italia vige il principio del legittimo affidamento, che interviene quando una Pubblica Amministrazione compie un errore e convalida una posizione giuridica, di qualsiasi natura, lasciandola consolidare nel tempo. In questi casi i diritti maturati dal soggetto beneficiario non possono essere revocati, anche a seguito dell’asseverazione dell’errore. Non si può intervenire "a gamba tesa" quando manca un solo anno alla conclusione del percorso fin lì autorizzato”.

Ora non resta che attendere un intervento del Ministero dell’Istruzione o l’esito di un ricorso amministrativo per permettere a Ilenia di continuare il suo percorso di studi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA