VITERBO - Esisterebbe un inventario dei “beni mobili” di interesse storico e artistico ricadenti ne patrimonio della Asl fatto stilare ai tempi del dg Pippo Aloisio.
Da qui si potrebbe risalire a ciò che manca all’appello negli edifici abbandonati al degrado come San Simeone e Giuda o l’Ospedale Grande degli infermi, lasciato in rovina dall’Azienda sanitaria locale nel 2006 per traslocare alla Cittadella della salute (vicenda finita nella maxi-inchiesta Asl il cui processo è in corso a palazzo di Giustizia). Intanto il professore Enzo Bentivoglio, viterbese e ordinario di Storia dell’Architettura all’Università di Reggio Calabria punta l’attenzione su un altro gioiello: l’ex carcere di Sallupara. L’altra settimana il crollo di due delle volte rimaste in piedi.
L'APPELLO
Oggi più che mai serve riprendere i lavori. «Tutto inizia a metà anni ’70 da un’intuizione del mio amico e studioso Fabiano Buchicchio - ricorda Bentivoglio -.
IL PROGETTO
Ora che le volte sono crollate, lo staff della professoressa Valtieri, dovrà provvedere a un correttivo nel progetto. I resti, evidentemente, non erano stati puntellati a dovere. Troppo tempo è trascorso dalla rimozione degli ordigni bellici e le piogge con le pesanti infiltrazioni d'acqua che hanno fatto il resto.
Il progetto studiato dall'Università calabrese prevede ri riformare la volumetria originale a tre navate, una centrale e due laterali. Sopra, dov'era l'antico fienile, sorgerà una sala conferenze. Nella parte anteriore, quella che affaccia sul complesso della Rocca, le colonne (ben 24, tutte conservate, tuscaniche) rimarranno in piedi in uno spazio all'aperto che potrà essere utilizzato per expò, piccole fiere, dimostrazioni.
Nel '700 una realazione a Papa Albani parla del sito di Sallupara come "una delle più belle scuderie d'Italia". Duemila i metri cubi di macerie rimosse.
"Potere destinare questa struttura ai giovani, alle loro associazioni - continua Bentivoglio - è un elemento qualificante per una città come Viterbo".
Bentivoglio collaborò con la Procura di Viterbo al rinvenimento delle 14 Virtù Profane trafugate da Palazzo Spreca. "E' incredibile che in una città d'arte come Viterbo - afferma - un enorme patrimonio storico e artistico non sia sufficientemente tutelato e valorizzato. E che sia una Procura a dovere intervenire".