Collocazione delle opere di Sebastiano Del Piombo nelle sale di palazzo dei Priori: scelte discutibili? Chiedete in Comune. Dopo le critiche di Vittorio Sgarbi sull'allestimento della sede distaccata del Museo civico, la Soprintendenza per le belle arti di Viterbo e l'Etruria meridionale precisa. «L'Istituto è competente solo per la tutela dei due dipinti e per i lavori compiuti nella sede: per le scelte di valorizzazione di un ente locale, può solo dare suggerimenti».
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Come rilevato da Sgarbi, c'è stato il consiglio di «esporre le due opere separatamente, perché eseguite in tempi e luoghi diversi.
E le teche in plexiglass che inglobano le tavole? «Nel primo progetto presentato dal Comune ne era prevista la rimozione e la Soprintendenza aveva richiesto che l'operazione venisse valutata sotto il controllo dell'Istituto superiore centrale di Restauro. Il Comune preferì rinviare la delicata scelta, decidendo di esporre i dipinti nelle medesime teche del Museo civico. Noi abbiamo agito (per la tutela dei dipinti) in maniera rigorosa, rispettando i ruoli e mantenendo uno spirito collaborativo per le scelte di valorizzazione del Comune e della società ArcheoAres».