Talete, Fusco avverte Forza Italia: «Se vota l'aumento delle tariffe col Pd rifletteremo sull'alleanza in Comune»

Arena e Fusco
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:56

Da una parte i più possibilisti, come Forza Italia e il Pd, o almeno una sua parte. Dall’altra quelli in trincea contro gli aumenti delle bollette della Talete: Lega e Fratelli d’Italia. Che poi, a vederli bene, sono rispettivamente la nuova maggioranza e opposizione in Provincia. Da palazzo Gentili a quello dei Priori potrebbe svilupparsi qualche scossa tellurica, tipo quella che lancia il senatore Umberto Fusco: «Se non c’è più condivisione bisognerà riflettere anche sul Comune».

Il parlamentare leghista non vede di buon occhio il nuovo asse tra dem e berluscones, che potrebbe legarsi a Talete. «Hanno fatto la loro scelta, ben venga: noi – dice - abbiamo deciso di andare via perché è terminata la parte istituzionale. Non c’è più motivo di stare insieme: abbiamo due linee politiche diverse». E comunque «fino all’ultimo ci siamo comportati bene, per dare una mano in un periodo problematico come quello dell’inizio del Covid. Una posizione, questa, condivisa con la Lega a livello nazionale. Abbiamo fatto la nostra parte con grande entusiasmo, ma ora non ha più senso stare insieme, facciamo politica su due linee diverse».

Sul perché gli alleati di Forza Italia a palazzo dei Priori Perché abbiamo voluto proseguire non si sbilancia? «Non so perché vogliano andare avanti – continua Fusco – ma sull’aumento delle tariffe dell’acqua non cambiamo idea: non lo voteremo, nella coalizione lo sanno tutti».

Anzi, in caso di asse Pd-Fi in ambito Talete ci sarà qualcosa da rivedere a livello politico. «Vediamo come si comporta l’amministrazione: dopo una riunione con i nostri sindaci, perché sono loro che votano, ho preso atto della volontà di tutti di dire no».

Appunto: se quello di Viterbo votasse sì, qualche problemino ci sarebbe. «Anche Fratelli d’Italia sono per non aumentare le bollette. Se quindi si andasse a creare una situazione così diametralmente opposta, di pensiero diverso, non si potrebbe andare avanti: in un’amministrazione se non c’è più condivisione bisogna anche un attimo riflettere».

Intanto c’è chi parla di portare i libri in tribunale e chi di cambiare presidente. La società è finita? «Tutti gli altri partiti hanno partecipato al cda e ora chiedono lo scioglimento. Vedendola quindi da fuori, ci sono da mettere a punto varie cose. Se saremo chiamati – conclude Fusco - daremo il nostro contributo».

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