Lavoro, dietro il boom dell'edilizia non c'è solo il bonus. La Cisl: «E' allarme sicurezza»

Lavoro, dietro il boom dell'edilizia non c'è solo il bonus. La Cisl: «E' allarme sicurezza»
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Giovedì 6 Maggio 2021, 11:32

«A marzo sono state 161 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail. Un anno fa nello stesso periodo erano state 98». I dati li fornisce il segretario viterbese della Cisl, Fortunato Mannino. «Numeri da non prendere sotto gamba - aggiunge - e che necessitano di una riflessione».

Secondo il segretario, parte del risultato (da marzo 2020 “causa violenta”, richiamata per tutti gli infortuni, e “causa virulenta” costituita dall'azione del Coronavirus sono state riconosciute dall'Inail con la stessa valenza), potrebbe avere origine da una decrescita degli investimenti sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. «È come se non fosse stata più ritenuta centrale nell'asset lavorativo. Niente di più sbagliato, se c'è un errore che non va commesso è abbassare la guardia». dice Mannino.

Un primo intervento, per Mannino, passa dalla rimodulazione di strumenti già presenti e oggi orientati a tutelare i lavoratori dal rischio contagio. «Se la pandemia, come ci auguriamo, inizia davvero la sua parabola discendente sulla spinta della campagna vaccinale, allora si potrebbe pensare che i comitati di monitoraggio presenti nelle aziende possano essere trasformati in comitati relativi alla sicurezza sul lavoro in ogni suo aspetto - spiega il segretario Cisl - La prevenzione è ciò che davvero serve, i lavoratori vanno tutelati e non pianti».

Della necessità di un nuovo piano di tutela parla anche Francesco Agostini, segretario generale Filca (Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini) Cisl Lazio Nord, prendendo spunto dall'incidente che lunedì scorso ha visto coinvolto un lavoratore cinquantenne caduto da un'impalcatura nella frazione di Paparano a Vitorchiano. «Non può e non deve diventare la costante di un grande ripartenza delle lavorazioni nel comparto delle costruzioni spiega -.

Se da un lato negli ultimi anni gli infortuni mortali o gravi sono diminuiti, dall'altro in questo momento storico di ripartenza del settore edile potrebbero verificarsi molti più incidenti della media degli ultimi anni».

Una previsione che Agostini spiega guardando ai nuovi incentivi e bonus messi a disposizione dal governo. «Grazie alla grande iniezione di liquidità riversata attraverso i vari incentivi quali bonus facciate, ecobonus, sismabonus, superbonus 110%, tornano a gravitare una miriade di azienducole, magari nate ad hoc per utilizzare questi ingenti incentivi sprovvisti degli strumenti di tutela dei lavoratori». Fondamentale, per Agostini, l'apertura di una nuova stagione che raccolga intorno a un tavolo mondo imprenditoriale e sindacale. «Serve un cambio di passo - conclude -. e l'attenzione al monitoraggio dell'irregolarità, del dumping contrattuale, del lavoro grigio deve essere altissima per dare dignità a tutti i lavoratori ed evitare tragedie alle quali non si può più rimediare».
 

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