Viterbo, fuga dal centro storico: il ristorante Altroché fa le valigie

Viterbo, fuga dal centro storico: il ristorante Altroché fa le valigie
di Luca Telli
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Mercoledì 16 Settembre 2020, 11:29
Fuga dal centro storico. Lascia un’altra attività: è la quarta nell’anno solare nella zona di San Pellegrino. Stavolta è toccato all’Altroché, pizzeria e hambugheria che da sei anni occupava uno spazio nel cuore del quartiere: a piazza Cappella, un alito di vento da palazzo degli Alessandri.

Una decisione che con l’emergenza sanitaria e la chiusura prolungata c’entra fino a un certo punto. «Di trasferirci lo abbiamo deciso più di un anno fa», spiega Marco Pasquini, titolare del locale. «Dispiace? Certo, abbiamo investito qui sogni e desideri ma sono venute a mancare le condizioni». I primi scricchioli intorno al periodo natalizio, con il villaggio di Natale non all'altezza degli anni precedenti per presenze e incassi. Poi è venuta a mancare la continuità: presenze sempre più diradate durante la settimana e concentrate soprattutto nel weekend.

Non si nasconde dietro un dito Pasquini che aggiunge: «Ci sta che, chi investe su un prodotto specifico come il nostro vada incontro a un deperimento del prodotto molto più rapido rispetto a un altro tipo di cucina – spiega-. Le tendenze culinarie, o le mode forse è meglio chiamarle così, vanno e vengono ma il centro, in particolare la zona di San Pellegrino, ha delle problematiche vecchie e mai affrontate fino in fondo».

Soluzioni tampone per ogni cosa: dal decoro urbano, con un problema evidente legato alla pulizia (per info fare un sopralluogo sabato e domenica mattina) sollevato da un anno a questa parte dei comitati civici, ai girotondi sulla zona a traffico limitato. La mancanza, in definitiva, di un progetto di sviluppo organico che contribuisca alla piena vivibilità e insieme al rilancio del centro che pure, tra le difficoltà, prova a riemergere con un riciclo di attività (anche nel quartiere medievale dove si sono affacciati nuovi ristoranti) che torna a vedersi dopo anni.

«Serve chiarezza e una visione – continua Pasquini – nell’interesse degli imprenditori ma prima in quello di residenti e turisti». Da questo fine settimana l’Altroché avrà una nuova casa, format diverso: pochi posti a sedere e lavoro concentrato sul take away e la consegna a domicilio. «Traslocare in via Francesco Baracca ci è sembrata la scelta migliore – conclude -. C’è passaggio, visibilità, e anche il posto auto è più semplice da trovare».

Lungo una linea tracciata tempo fa dalla macelleria Pampana, storico punto vendita di Via Cardinal La Fontaine che dopo 30 anni aveva deciso di lasciare il centro per spostarsi nella frazione di Bagnaia: «Un mercato più piccolo ma sicuramente più redditizio di quello che può offrire Viterbo oggi», avevano spiegato. Punto di rottura, in quel caso, era stata la chiusura prolungata del traffico successivo al crollo in via Cardinal La Fontaine. Cantiere che dopo due anni è ancora fermo al punto di partenza.
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