Tarquinia, opposizione all'attacco sulla Ztl: «In autunno chiusure senza senso»

Tarquinia, opposizione all'attacco sulla Ztl: «In autunno chiusure senza senso»
di Luca Telli
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Mercoledì 27 Ottobre 2021, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 11:39

Battaglia sulla ztl in centro, i consiglieri di opposizione Manuel Catini (Obiettivo comune) e Arianna Centini (Movimento Civico) tornano a chiedere una revisione del provvedimento: «In autunno, con pochi turisti, questi orari non hanno senso».

L’amministrazione Giulivi, che della chiusura del centro storico ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia difendendo sempre il provvedimento, per ora non risponde; «un atteggiamento che non fa bene a Tarquinia – spiegano i consiglieri – considerando che la nostra posizione è condivisa anche da una parte della maggioranza». Si andrà avanti, quindi, ancora con la chiusura dalle 19 nei giorni feriali, dalle 13 il sabato mentre la domenica rimarrà giorno tabù per le auto.

Tante, spiegano ancora i consiglieri, le difficoltà che la ztl ha causato a residenti e imprese: «Molte attività sono state costrette alla resa, a spostarsi fuori dalle mura per potere lavorare. L’unico effetto, specie in questo periodo dell’anno, è quello di aumentare il dissesto e l’abbandono del centro storico».

La decisione del sindaco Giulivi, arrivata un anno e mezzo fa, era stata mal digerita dai commercianti che l’avevano bollata come ‘iniqua e imposta senza un confronto ’, da loro era partita anche una petizione per chiedere se non una sospensione, almeno maggiore elasticità.  «Voci rimaste inascoltate – aggiungono i consiglieri -, tanto che in tutto questo arco di tempo resta irrisolta la questione dell’acceso negli orari serali per quelle attività che lavorano con l’asporto».

 L’ultima lite intorno alla ztl era scoppiata in estate quando l’amministrazione, con una delibera di giunta, aveva dato il via libera all’acquisto di nuove telecamere: «una presa in giro» per l’opposizione che a più riprese aveva chiesto una spiegazione: «Se le telecamere di prima non erano a norma, allora anche le multe sono da annullare», avevano puntualizzato.

A rendere più esplosiva la situazione e l’insofferenza di una parte della cittadinanza anche la questione parcheggi: una parte di quelli a ridosso delle mura è stata infatti fagocitata da quattro lotti di container necessari per consentire lo svolgimento delle lezioni di alcune classi delle elementari e i contemporanei per la parziale ristrutturazione del padiglione Nardi attivati grazie a un bando, oggetto di polemiche, il finanziamento del quale è legato al collaudo lavori entro fine ottobre.

«Un’altra scelta scellerata che isola ancora di più il centro – concludono Catini e Centini -.

Dopo aver messo telecamere non a norma, emanato multe ingiuste e spinto alcune attività al trasferimento è il momento di aprire il dibattito prima che il centro si trasformi in un deserto».

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