Spedizione punitiva a Tarquinia contro il ragazzino che difende la fidanzata sul web

CARABINIERI
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Domenica 9 Maggio 2021, 07:15

Da Roma a Tarquinia per punire il ragazzino che non “sta zitto”. Tre ventenni romani T. M., G.N., e D.S. sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Tarquinia per sequestro di persona. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato.  Ma per comprendere cosa abbia spinto i tre a sequestrare e minacciare un minorenne del posto è necessario un passo indietro.

Alcuni giorni fa i tre indagati e la vittima si sarebbero incontrati virtualmente su una piattaforma social. Una cosa che accade di frequente. Nessuna interazione reale ma solamente commenti virtuali. Al centro di questi commenti, che avrebbero innescato la conoscenza, la fidanzata del minorenne. Uno dei tre ventenni romani avrebbe espresso apprezzamenti sulla ragazza che non sarebbero piaciuti affatto al fidanzato, che a sua volta avrebbe risposto per difendere la sua amata.

La strenua difesa non sarebbe andata a genio ai tre ragazzi che prima avrebbero contattato la vittima tramite social per uno scambio di opinioni privato e poi, non soddisfatti, avrebbero deciso di organizzare la spedizione punitiva. I tre malviventi, già noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti alle spalle in materia di droga e reati alla persona, al culmine della lite avrebbe minacciando con un coltello ed una mazza da baseball il ragazzo, lo costringevano a salire a bordo della loro autovettura.

Dopo alcuni minuti, la vittima sarebbe riusciva a divincolarsi dagli aggressori e ad allertare i carabinieri.

I militari della stazione di Tarquinia, intervenuti immediatamente hanno intercettavano in brevissimo tempo l’autovettura in un parcheggio del centro della cittadina. I tre, alla vista dei carabinieri, avrebbero cercato di nascondersi, ma sono stati subito intercettati e arrestati in flagranza di reato. 

«Gli autori del folle gesto - spiegano i carabinieri della compagnia di Tuscania, guidati dalla comandante Pasqualina Friso -, che per un soffio non è degenerato in un violento pestaggio, sono stati subito arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria che disponeva nei loro confronti l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, l’obbligo di permanere in abitazione dalle ore 20 alle ore 6 nonché divieto di avvicinamento alla persona offesa».

Le indagini sul sequestro non sono terminate. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, stanno continuando a scavare nella vita social dei ragazzi per capire cosa sia successo. Nel frattempo sono stati sequestrati i cellulari degli indagati che saranno analizzati da esperti informatici.

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