Pronto soccorso di Ronciglione, il ridimensionamento del servizio può attendere

Pronto soccorso di Ronciglione, il ridimensionamento del servizio può attendere
di Lucilla Quaglia
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Mercoledì 20 Marzo 2019, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 18:37
In servizio per 24 ore al giorno nonostante l'ordine di ritirarsi in buon ordine. Accade a chi opera nell'ex pronto soccorso dell'ospedale di Ronciglione.

La struttura è nota da anni ai cittadini del centro cimino. Dentro è tutto pulitissimo e silenzioso, si entra in una prima stanza di attesa e solo chi sta male gira a destra, verso l'area di primo soccorso fornita di adeguati macchinari. E' quello che una volta si chiamava Punto di primo intervento (Ppi), ovvero pronto soccorso. E che ora, con le nuove decisioni regionali, dovrebbe essere un Pat: presidio ambulatoriale territoriale. In pratica da servizio attivo 24 ore su 24 si passerebbe a una fruibilità di 12 ore: dalle ore 8 alle 20. Coordinato dal dottor Luigi Faiola, questo riferimento sanitario continua in ogni caso a fornire alla cittadinanza un servizio h24.

«Ci è arrivata una segnalazione ancora non ufficiale spiega la dottoressa Elisabetta Baffa dello staff con cui l'orario verrà dimezzato, con compiti molto meno importanti. Ma noi proseguiamo il nostro lavoro sulle 24 ore. Attendiamo la comunicazione ufficiale della Asl di Viterbo». Che cosa comporterà tutto questo? «Sicuramente - aggiunge - i nostri stipendi saranno tagliati: quindi è un discorso basato sul risparmio. Però a discapito di servizi essenziali come quelli sanitari. Ma non si possono abbandonare persone in difficoltà perché siamo fuori dai parametri del progetto aziendale, dettato dai nuovi provvedimenti». 

In tutto questo verranno maggiormente danneggiati «senza dubbio tutti i cittadini e maggiormente gli anziani, che possono aver bisogno nelle ore notturne e hanno meno possibilità di spostarsi. Tutto questo in comuni come Ronciglione, dove vivono 8.500 abitanti ma il 60% della popolazione è anziana».

Dove dovranno andare ora le persone con problemi dalle 20 in poi? «Presidi come il nostro - dice Baffa - sono utili per non sovraffollare l'ospedale di Belcolle che, di fatto, diventerà l'unico punto di riferimento anche per piccole emergenze». A Ronciglione è solo di qualche giorno fa il caso di una signora arrivata di notte con una grave fibrillazione atriale, poi risolta dallo staff addetto dopo ore di attesa che il farmaco facesse effetto. E questo con medici premurosi. Insomma una delle tante eccellenze della nostra provincia, destinate ad essere chiuse o a fallire.
 
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