Palestre, giovedì sit-in per dire no alla chiusura

Palestre, giovedì sit-in per dire no alla chiusura
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 27 Ottobre 2020, 08:49

Sale il malcontento tra gli operatori e stavolta in piazza scendono i titolari delle palestre. Un sit in per dire no alla chiusura delle palestre e per «sostenere i diritti dei cittadini e degli operatori del settore sportivo». Giovedì alle 12 in piazza del Plebiscito l'iniziativa, ma si chiede contestualmente anche «un tavolo con le istituzioni».
I perché della protesta. Il nuovo dpcm «ha decretato i centri sportivi e le palestre come luoghi di contagio dice Ugo Maria Bertoli, biologo e organizzatore del sit in - sappiamo invece che i gestori e tutte le persone che lavorano in questo settore hanno cercato di portare la sicurezza ad alti livelli di prevenzione del contagio. Eppure ancora una volta il nostro diritto al lavoro è stato sottratto con motivazioni infondate».
Bertoli stila una lunga lista di benefici che derivano dall'attività sportiva per poi chiedere «un tavolo d'incontro con le istituzioni spiega - affinché possano essere trovate nuove e migliori modalità di sicurezza, permettendo la riapertura degli impianti e delle nostre attività».
Tra i centri che hanno aderito figurano Crossfit Tuscus, Crissfit Amigdala, Crossfit Sxe, Viterbo wellness, Tuscia sport village, Area 51 Orvieto e altri. Una delegazione chiederà udienza al prefetto Giovanni Bruno per esporre i motivi dell'iniziativa, a nome di dirigenti, allenatori, istruttori, maestri, preparatori, personale di sicurezza e gestione degli impianti. «I centri sportivi non sono luoghi di contagio, come i dati statistici hanno ampiamente dimostrato conclude Bertoli - ma sono luoghi di sicurezza e prevenzione verso numerose malattie. Solo cambiando il nostro modo di vedere le problematiche generali e migliorando il nostro comportamento come singoli, potremo uscire da questo periodo così difficile per tutti sotto molteplici aspetti. Insieme. Uniti».
 

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