Natale, «tutte le favole della sindaca»: sotto accusa la festa targata Frontini

Natale, «tutte le favole della sindaca»: sotto accusa la festa targata Frontini
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 22 Dicembre 2022, 05:40

C’è chi lo vede fantastico e chi lo scarterebbe. E non come un regalo. Di sicuro l’atmosfera non è quella del “siamo tutti più buoni”. «Sarà un bel Natale»: Chiara Frontini, sindaca, 26 novembre 2022. «Racconta una favola. E chiunque non vede la fantastica idea narrata da Frontini è un poveraccio che non comprende la miracolosa via del cambiamento»: Claudio Ubertini e Andrea Micci, gruppo Lega in consiglio, oggi. Prima, dopo e anche durante ne sono successe di cose sotto l’albero. Dai mini screzi con gli organizzatori del Christmas Village a quelli maxi con gli ambulanti del mercatino saltato, fino alla diatriba successo sì - successo no di “Non chiamatela notte bianca”.

Un punto fermo: l’organizzazione della festa è iniziata molto prima del solito. La riunione d’esordio c’è stata il 1 agosto, con 250 mila euro sul piatto e altri 80 mila per le luminarie. Un paio di settimane dopo però gli ambulanti per bocca di Alessandro Gregori dell’Anva hanno iniziato a far capire il senso dell’atmosfera natalizia: «C’è una questione che ci sta particolarmente a cuore, quella del mercatino di Natale: per le imprese può valere un fetta importante di fatturato».

Verso metà settembre i primi malumori sul possibile spostamento a via Marconi, culminato in certezza con la pubblicazione del bando a metà ottobre. «L’ubicazione a via Marconi e piazza della Repubblica - aveva spiegato Frontini - ha come obiettivo non solo quello di animare più luoghi del centro, ma testare un’opzione per il trasferimento del mercato del sabato».

Risultato: saltato. Gli ambulanti «hanno perso un’occasione. L’amministrazione - aveva annunciato la sindaca - sta valutando altre proposte che mirano alla valorizzazione di via Marconi».

I panettoni in faccia con gli ambulanti erano stati in parte digeriti con l’inaugurazione il 26 novembre del village e l’8 dicembre con l’accensione dell’albero. Ma la Lega aspettava la sindaca non proprio sotto il vischio, piuttosto al varco, con un Christmas tour delle cose saltate. Ecco la favoletta. «Passando al Sacrario - dicono i leghisti - al posto del mercatino c’è un bellissimo gazebo bianco di plastica chiuso cinque giorni su sette. Con niente intorno. Ha sostituito le bancarelle di cappelli, borse e pantofole, con quelle di cicoria, lattuga e pomodori. Aperte solo il sabato e la domenica».

E su Marconi parte pure la citazione. «Anche qui la sindaca narrava la sua bella favola di Natale: “La valorizzeremo in modo innovativo e originale”, scriveva un mese fa. E oggi come non vedere la via brillare di luce nuova?». Promessa non mantenuta, altro punto fermo. I verdi - ironia della sorte, il colore del Grinch - continuano su piazza del Plebiscito, dove «chi ha visto campeggiare di fronte all’ingresso della mostra di Michelangelo transenne e tubi di plastica, refrigeratori e bidoni che si stagliano sulla facciata di Palazzo dei Priori, è solo un bugiardo che fa del male alla città». Ultima tappa del tour della Morte, «quest’anno svuotata da stand e allestimenti». E buone feste.

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