Motorini rubati e nascosti sul terrazzo del terzo piano

Motorini rubati e nascosti sul terrazzo del terzo piano
di Maria Letizia Riganelli
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Lunedì 9 Aprile 2018, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:58
Motorino in spalla e su fino al terrazzo del terzo piano. E tutto senza ascensore. È proprio in una piccola rimessa sul tetto di una palazzina di via Garbini, a Viterbo, che padre e figlio hanno scoperto una collezione di motorini. Tutti rubati nei mesi precedenti nel capoluogo della Tuscia.

A processo, per ricettazione, è finito un ragazzo che aveva preso in affitto un appartamento in quel palazzo. L'affittuario, dopo aver ricevuto un avviso di sfratto per morosità, aveva lasciato la casa in fretta e furia. Dimenticando molte delle sue cose. Padre e figlio qualche giorno dopo sono andati a ripulire l'appartamento e sulla rimessa della terrazza hanno fatto la sorprendente scoperta. Subito i due hanno coinvolto la polizia.

«I signori ci hanno chiamato per controllare i motorini che avevano trovato ha raccontato in aula l'agente della Squadra mobile che si occupò del sopralluogo -. Ovviamente loro non sapevano da dove venissero e soprattutto come avessero fatto ad arrivare fin sul tetto, visto che in quella palazzina non c'è un ascensore. Secondo la nostra ricostruzione i motorini venivano trascinati su per le scale, dopo essere stati trafugati. Noi abbiamo subito controllato i telai e i ciclomotori risultavano frutto di furti. I motorini, tutti di marca Piaggio e Atala, sono stati subito sequestrati».

I ciclomotori, dopo gli accertamenti, sono stati dissequestrati e riconsegnati ai legittimi proprietari.
Solamente uno è rimasto in sospeso. Si tratta di una moto di marca Atala, che al controllo è risultata rubata decine di volte. Per l'affittuario nei giorni scorsi è iniziato il processo per ricettazione davanti alla giudice Silvia Mattei. Il prossimo 7 dicembre l'imputato sarà ascoltato in aula. Al termine della sua deposizione, la discussione e la sentenza.
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