L'Immacolata a Viterbo, il pienone non c'è stato. Gli operatori: «Meno clienti rispetto allo scorso anno»

L'Immacolata a Viterbo, il pienone non c'è stato. Gli operatori: «Meno clienti rispetto allo scorso anno»
di Luca Telli
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Lunedì 9 Dicembre 2019, 20:04
Cielo grigio per il week end dell'Immacolata. A qualcuno ha lasciato l'amaro in bocca. Si salvano i ristoranti, meno i bar. Qualche affare in più per i commercianti del settore abbigliamento ma chi sperava nel pienone è rimasto deluso. Nel complesso, meglio la giornata di sabato rispetto a domenica.

Che la domenica non promettesse troppo bene si era capito dalle prime ore, poche macchine in giro, traffico scorrevole (con alcuni intoppi intorno all'ora di pranzo nella zona di Porta Romana), una manciata di bus turistici e parcheggi con il segno verde fino alle prime ore del pomeriggio, quando l'afflusso in centro si è intensificato.
Pareri contrastanti tra i turisti, una larga fetta dei quali proveniente da Toscana, Umbria e hinterland romano.

Per Adrian Frunzescu, titolare del Baretto 2.0' di via San Lorenzo, una giornata che sarebbe potuta essere migliore: «Lo scorso anno per il periodo natalizio eravamo in quattro a lavorare, oggi siamo in due. Credo basti questo per dare un quadro della situazione». Amarezza e facce lunghe anche nei casottini allestiti nella zona di San Pellegrino, condivisa da hotel e bed and breakfat che, nei siti specializzati, segnano più spazi vuoti di quanto gli addetti ai lavori sperassero.

I sorrisi, come detto, tutti per i ristoratori: «Siamo al completo da giorni», dice Stefano Achilli, titolare dell'Hosteria Olio di Oliva poco distante da piazza del Gesù.Stesse parole usate da Mario Di Dato, chef e titolare del ristorante O' Sarracino. Ma senza ingorghi davanti alle porte. Neanche qui mancano i delusi: «Il flusso di persone è più basso rispetto allo scorso anno. Parecchi hanno scelto un'altra destinazione per questo fine settimana dicono - Il calo negli incassi si vede, viaggiamo tra il 20 e il 25% in meno».

Il malumore maggiore dalle parti di San Pellegrino, zona già colpita nei mesi scorsi dalla mannaia delle chiusure anticipate dei locali e che ha assistito a una diminuzione significativa del volume d'affari. La responsabilità, secondo alcuni esercenti, non è infatti solo del meteo instabile, Ma di una debole campagna marketing da parte dell'amministrazione comunale.
 
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