Il sesto risultato utile casalingo per smuovere la classifica a piccoli passi. Il Monterosi analizza il pari interno contro il Pescara, ma già guarda alla delicatissima sfida in programma domenica a casa della Turris, avversaria diretta per la salvezza e distante soltanto quattro punti dai biancorossi. Domenica si scriverà una pagina importante del romanzo salvezza nel girone C e il Monterosi avrà la grande occasione di fissare una pietra importante nella costruzione della permanenza tra i professionisti.
Facendo un passo indietro e tornando al pareggio contro il Pescara, vanno segnalati alcuni numeri che fotografano il momento della compagine allenata dal tecnico Leonardo Menichini. Il Monterosi, in casa, non perde dallo scorso 13 novembre, ma nelle ultime sei sfide al Rocchi ha vinto soltanto una volta contro la Viterbese. Costantino e compagni hanno segnato quattro reti nelle ultime sette partite interne e per quattro volte sono rimasti senza gol. Contro gli abruzzesi le occasioni create non sono state molte e soltanto nel finale, con gli avversari in dieci, il Monterosi è diventato padrone del campo.
Un campo, o meglio terreno che Menichini addita come un fattore negativo con cui convivere. «Il terreno del Rocchi non è in ottime condizioni – spiega il tecnico – ovviamente questo vale sia per noi che per i nostri avversari.
Chiosa finale sul ritorno al 4-3-1-2 adottato soltanto ad inizio stagione. «In realtà volevo giocare sempre così ma poi i tanti infortuni degli attaccanti mi hanno costretto a rivedere un po' di cose. Se né andato Cancellieri che era il titolare sulla fascia sinistra in più Di Renzo il naturale sostituto è infortunato. Per questo ho deciso di rinforzare il centrocampo e mettere un uomo vicino a Costantino in attacco».