Goletti e Mascolo: «Intervento mirato, il gruppo doveva avere uno stimolo»

Daniele Goletti, ex della Viterbese
di Marco Gobattoni
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Novembre 2020, 06:30

La sconfitta contro la Juve Stabia ha fatto traboccare il vaso. Il presidente Marco Arturo Romano, ha dismesso i panni del padre di famiglia - quello che fa la parte del buono per consolare dai rimbrotti di mamma - per vestire quelli del capo azienda che quando non arrivano i risultati mette tutti sulla graticola, compreso se stesso. Si perché il punto di forza delle decisioni prese ieri dal numero uno di via della Palazzina partono dall’assunto che Romano si è preso le proprie responsabilità esponendosi da solo alle critiche. Critiche che hanno investito i calciatori come un meteorite. «La musica è cambiata: finora ho visto dei calciatori dilettanti», questo il passaggio più pepato e pesante utilizzato dal presidente che ha tolto ogni tipo di alibi ai propri calciatori. 
«Romano è stato sempre molto vicino alla squadra – analizza la sfuriata del presidente Massimiliano Mascolo, giornalista viterbese di Raisport che i colori gialloblù li porta nel sangue da generazioni – è una persona che pondera molto le proprie scelte, come dimostrato in occasione dell’esonero di Maurizi arrivato dopo diverse possibilità concesse al tecnico. Quelle di ieri sono parole forti ma che serviranno per dare una scossa, si spera, ai calciatori». E ancora: «Secondo me questa Viterbese è un po’ più debole di quella dello scorso anno – chiosa Mascolo – ma non vale la posizione occupata attualmente in classifica. Questo gruppo ha fatto vedere troppo poco per pensare di essere al massimo delle proprie potenzialità». 
IL CLIMA
E il clima ovattato che circonda il calcio – tra stadi vuoti e problematiche sanitarie da affrontare – non può rappresentare una giustificazione. «Molti calciatori a gennaio rischiano di ritrovarsi a spasso e già questo dovrebbe valere come stimolo supremo – spiega Mascolo – retrocedere rappresenterebbe una macchia soprattutto per i calciatori, quindi non penso sia un problema di stimoli altrimenti la situazione sarebbe ancora più grave da gestire». 
E uno che a calcio ha giocato e anche a grandi livelli è Daniele Goletti, monumento tra i grandi della Viterbese con 100 presenze raggiunte con la maglia gialloblù addosso.

Il portiere – che in passato ha anche allenato per un periodo brevissimo la squadra della sua città – appoggia Romano, ma pensa che la soluzione ai problemi debba arrivare esclusivamente dai giocatori. «Il presidente ha provato a dare una scossa con il cambio di allenatore – dice Goletti – ma la squadra non ha risposto e allora l’unica altra arma da usare era quella di un messaggio forte e diretto. Io penso che le soluzioni debbano arrivare da chi scende in campo: non conosco i calciatori ma ora è arrivato il tempo che chi ha più esperienza prenda in mano la squadra. Ai miei tempi – continua– quando dovevo andare in ritiro non ero contento, ma poi la domenica tiravo fuori qualcosa in più per dimostrare ai presidenti che si erano sbagliati». La risposta arriverà contro il Foggia. «Vedremo se questa squadra avrà le caratteristiche giuste per reagire. Mercato di gennaio? Si possono fare dei cambiamenti, ma è un mercato difficile dove chi ha i pezzi buoni non li cede. Bisogna reagire ora, altrimenti la risalita diventerà ancora più impervia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA