Palazzo dei Priori, quelle convenzioni e assunzioni un po’ così. La prima riguarda la consigliera Alessandra Croci, che l’avrebbe firmata con l’università per l’arrivo di una stagista a titolo oneroso. E qui il condizionale è doveroso, perché neanche la sindaca Chiara Frontini ha saputo rispondere. La secondo tocca l’assessore Emanuele Aronne, che - a meno che non si tratti di un caso di sfigatissima omonimia - si ritrova alle sue dipendenze il collega libero professionista presso il suo studio, dopo essersi contestualmente decurtato l’indennità del 33%.
Il caso Croci è scoppiato in consiglio comunale con un’interrogazione di Laura Allegrini (FdI). «Non so se sia vero - ha detto - ma mi dicono che la consigliera Croci abbia firmato una convenzione con l’università per una stagista a pagamento che dovrebbe andare a ricoprire un ruolo nel turismo o nella segreteria, credo, dell’assessore Silvio Franco». Una persona «presa dall’università e portata qua con una convenzione a pagamento. C’era già una convenzione con l’ateneo, firmata non da un delegato, che non ha potere amministrativo, ma dal vecchio sindaco, dove gli stagisti venivano convenzionati in maniera gratuita. È una cosa delicata su cui vorrei una spiegazione».
Che ha tardato ad arrivare, per cui Claudio Ubertini ci ha messo il fermino. «Il problema sollevato da Allegrini non può passare inosservato.
Il secondo caso, quello dell’assessore Aronne. Il 14 settembre (lui assente), in giunta sono state approvate due delibere: una per la decurtazione del suo stipendio, l’altra per l’assunzione di un part time alle sue dipendenze, Matteo Caprini, libero professionista presso il suo studio. Notizia che arriva dal suo stesso profilo Facebook. Tutto formalmente regolare, come i legami famigliari tra alcuni assessori e consiglieri nella passata amministrazione, dove le critiche furono feroci.