Civita Castellana: Festa della Repubblica? No, del Re. Partiti e sindacati dal Prefetto

Civita Castellana: Festa della Repubblica? No, del Re. Partiti e sindacati dal Prefetto
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Venerdì 4 Giugno 2021, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 16:04

La festa della Repubblica? No della monarchia.

A Civita Castellana ieri l'altro l'amministrazione comunale (guidata da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia) ha colto l'occasione per accendere l'ennesimo scontro con l'opposizione (Partito democratico, Rifondazione e M5S).

La giunta guidata da Luca Giampieri ha scelto, dopo un passaggio di rito in piazza Matteotti, di deporre una corona al monumento ai Caduti in Africa nella guerra di occupazione di fine Ottocento, appena fuori la piazza stessa.Anno in cui l'Italia era retta dal Re Umberto I.

Cosa c'entra con la Festa della Repubblica festeggiata ieri l'altro in tutta Italia? La scelta del centrodestra ha destato stupore e incredulità. Dell'argomentoè stato investito anche il Prefetto, Giovanni Bruno. La minoranza ha trovato come alleati nella loro protesta Anpi, Italia Viva, associazioni culturali, sindacati confederali e di categoria.

«Non sappiamo se sia stata una gaffe o una provocazione - hanno scritto nella lettera partiti e forze sociali ma abbiamo assistito con sconcerto a una manifestazione con sindaco, amministratori e alla presenza delle forze dell'ordine. E' stata deposta una corona al monumento ai caduti risalenti alla Campagna d'Africa del 1895-1896, cioè quando in Italia vigeva la monarchia e il Regno D'Italia colonizzava una porzione di Africa orientale invadendone i territori».

Secondo chi si è indignato, «ferme restando la memoria e il ricordo delle vittime di tutte le guerre, riteniamo che questo avvenimento storico, non avendo nulla a che fare con la festa della Repubblica, e visti i precedenti, il luogo potrebbe essere stato scelto proprio per caricare la festività di un significato profondamente divisivo.

Come si può constatare, non siamo di fronte ad una svista o a una leggerezza ma a continui, espliciti e demagogici tentativi di distorcere e manomettere la storia».

Nella lettera di protesta inviata al prefetto sono state elencate anche le altre - secondo i firmatari- sviste addebitate alla giunta Giampieri come «l'assenza alla cerimonia del 25 Aprile e altre scelte compiute dalle ultime due amministrazioni comunali, sul delicatissimo tema della Repubblica. Questa nostra non appaia un'esagerazione perché non lo è. Una comunità locale, come una Nazione, sono forti e pronti ad affrontare le sfide del futuro quando maturano la consapevolezza della propria storia, ne traggono insegnamenti da tramandare alle generazioni future, conservano e difendono un patrimonio di valori comuni».

Sull'argomento, e sulla scelta del luogo per la cerimonia, il sindaco Giampieri non ha voluto fornire alcuna spiegazione: «Io non ho nulla da commentare né da rispondere».

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