A Civita Castellana, secondo l'opposizione, l'amministrazione comunale guidata da Luca Giampieri deve affrettrsi a cambiare passo. I due gruppi di minoranza Pd e Rifondazione hanno presentato ai cittadini la lista dello stato dell'arte sulla macchina amministrativa. E hanno evidenziato le falle nella sede comunale.
«In cento giorni - ha attaccato Simone Brunelli, capogruppo Pd - il sindaco aveva promesso una riorganizzazione della macchina amministrativa. Di giorni ne sono passati 230 e la situazione è peggiorata. Il segretario comunale se n'è andato e siamo senza responsabile dell'area Ambiente e tecnico manutentiva, l'area Affari generali è stata tolta senza motivo e poi riassegnata allo stesso dirigente nel giro di 20 giorni. Mentre il dottor Tomassetti è stato brutalmente aggredito sul posto di lavoro, un dipendente ha denunciato il Comune, un altro dell'ufficio tecnico si è licenziato. E sembra che, anche un altro funzionario lascerà il Comune entro fine mese».
In tutto questo, poi, «un consigliere comunale si è dimesso e un assessore, in sei mesi, ha comunicato di aver riparato uno scaldabagno. Siamo preoccupati di questo andamento, perché così è impossibile far funzionare il Comune». Non è stato da meno Yuri Cavalieri, capogruppo di Rifondazione.
«Mentre si affoga nelle emergenze ha rilevato - l'amministrazione pensa di spendere 560.000 euro per la palestra comunale e altri 40.000 per la filodiffusione, quando con gli stessi soldi si potevano chiudere cantieri ormai storici.
E poi ancora: «Strade piene di voragini hanno proseguito Tomei e Cancilla (Pd) e Romani (Rc) - per l'incapacità di reperire le risorse dai bandi è evidente. Sono stati chiesti milioni di euro di mutui per progettualità inutili, che metteranno i bilanci comunali in seria difficoltà. C'è il rischio di lasciare in giro troppe macerie»