Centro storico, la rivoluzione che non c'è: «Pochi interventi, il degrado resta»

Centro storico, la rivoluzione che non c'è: «Pochi interventi, il degrado resta»
di Luca Telli
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 14:56

Centro storico, il cambiamento per ora c’è solo sulla carta. Segnaletica assente, sporcizia ed un «problema sicurezza evidente» tra le criticità sollevate dal comitato di via dell’Orologio vecchio. «Niente di nuovo – commenta la presidente Monia Mustica – i problemi di oggi restano quelli di ieri». E, a quanto pare, identica è anche la linea con la quale la giunta sta decidendo di trattare i comitati: «chiediamo un incontro con l’amministrazione da luglio. Nessuno ci ha mai risposto e fatichiamo a capire il perché: i residenti sono una risorsa e non un problema».

I problemi, piuttosto, sono ben altri «in alcune vie interne manca la segnaletica: significa che si autorizzano automobilisti indisciplinati a parcheggiare ovunque ostruendo il passaggio». E ancora: «sporcizia che si accumula e sacchi di immondizia che spuntano all’improvviso». Dinamiche con il quale il centro convive da anni senza che nessuna delle giunte precedenti, e finora neppure questa, sia riuscita ad alzare un argine. «Ma c’è di peggio – continua Mustica -. Perché dopo una certa ora c’è paura ad uscire di casa: non mi riferisco solo alle risse notturne ma ad una situazione pesante che chi vive in centro conosce bene».

Tra le vie più nascoste come in quelle centralissime: «nessuna area è immune dal degrado – conclude Mustica -.

Di questo l’amministrazione si deve rendere conto. Noi siamo pronti a collaborare, a fare la nostra parte: una Viterbo migliore sta a cuore alla sindaca come a noi». Ad alzare la voce, e sollecitare interventi, nei giorni scorsi era stato anche il comitato dei residenti di San Pellegrino. Dopo lunghe settimane di attesa (spiegavano dal comitato di tante mail, rimaste lettera morta) il direttivo guidato dalla presidente Maria Elena Pierini era stato ricevuto a palazzo dei Priori: ad attenderli l’assessore Stefano Floris e il consigliere comunale Umberto di Fusco.

Tra i temi toccati, la centralità dell’area medievale nell’azione amministrativa, l'obiettivo strategico di Viterbo città d'arte e turistica e i problemi del quartiere. Le criticità evidenziate, sulle quali i residenti chiedono garanzie, erano state diverse: pulizia del quartiere, il contenimento della colonia di piccioni, i parcheggi riservati ai residenti nelle immediate adiacenze della Ztl, la gestione dei rifiuti. E ancora: la destinazione al centro storico degli introiti provenienti dalla tassa di soggiorno e la gestione degli eventi straordinari che si svolgono nel quartiere (Village di Natale, Ludika ecc.) da tenere nel rispetto dei residenti. E l'adozione di misure adeguate per garantire la sicurezza nel quartiere a cominciare dal potenziamento dell’illuminazione nei vicoli.

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