Ostia, lidi distrutti dalle mareggiate: divieto di "passeggiata" in spiaggia

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di Moira Di Mario Troppo pericoloso passeggiare sulla spiaggia compresa tra il lungomare Lutazio Catulo e Amerigo Vespucci a Ostia e la Capitaneria ne vieta il passaggio. Interdetto, dunque, il transito su ciò che rimane dell'arenile degli stabilimenti balneari Nuova Pineta Pinetina, Hibiscus, Kursaal, Shilling, Sporting Beach, Venezia, V-lounge beach e dopolavoro Atac. Gli otto lidi devastati dalle mareggiate con le strutture crollate e in parte mangiate dal mare. A decidere il divieto è stata la ieri la Capitaneria di porto di Roma con un'ordinanza che fino al ripristino delle condizioni di sicurezza ha vietato il «transito e lo stazionamento sulla battigia per una profondità lato terra di venti metri», riporta il documento del comandante Giuseppe Strano. IN MARE La Capitaneria inoltre proibisce «nel tratto di mare antistante, ad una distanza inferiore a cinquanta metri dalla costa prosegue l'ordinanza - di navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; praticare sport velici con tavola e vela, come surf, e kitesurf. È altresì vietata la balneazione a distanza inferiore di venti metri nel tratto di mare antistante le strutture coinvolte dal fenomeno erosivo». Il provvedimento di ieri segue quello del 10 novembre 2023, firmato immediatamente dopo la prima violenta mareggiata che colpì pesantemente le strutture. Rispetto a quattro mesi fa, ora la Capitaneria ha esteso l'area vietata al passaggio, alla navigazione e alla balneazione. L'ordinanza è scaturita dopo i «sopralluoghi che hanno verificato il persistere di condizioni di pericolosità del tratto di litorale compreso tra il civico 10 del Lungomare Lutazio Catulo e il civico 6/8, 62 e 64 del lungomare Amerigo Vespucci», si legge nel documento. Dopo le mareggiate delle settimane scorse la situazione è addirittura peggiorata con il crollo delle strutture in legno e in muratura, come riporta la stessa ordinanza della Capitaneria che ha dunque ritenuto necessario «confermare l'adozione delle misure urgenti a tutela della pubblica incolumità ed a salvaguardia della sicurezza della navigazione e dei frequentatori del litorale demaniale marittimo interessato dal fenomeno erosivo, in ragione della presenza di laterizi e parti di strutture in legno, pericolose per il transito pedonale e la pratica di sport velici sotto costa», riporta l'ordinanza facendo riferimento ai divieti di quattro mesi fa. Rimangono esclusi dalle interdizioni i concessionari impegnati nella manutenzione e mesa in sicurezza degli stabilimenti balneari, oltre che ai mezzi di soccorso, ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine. Soddisfazione per i divieti è stata espressa da Federbalneari. «Bene ha fatto la Capitaneria a interdire i tratti di spiagge devastati dall'erosione dice Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari Roma l'area sottoposta ai divieti è stata estesa rispetto a quella di novembre scorso a dimostrazione che le mareggiate sono state violentissime e hanno coinvolto un numero maggiore di strutture balneari. Ora aspettiamo che partano i lavori di ripascimento appena approvati dalla Regione Lazio. Interventi non risolutivi, ma che consentiranno di avviare la prossima stagione estiva». L'ordinanza rimarrà in vigore fino a quando l'intero tratto di costa non sarà messo in sicurezza.