Tajani: «Italia vuole che G7 possa essere portatore pace nel mondo»

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L'Italia "vuole essere protagonista, vuole che il G7 possa essere portatore di pace nel mondo e di equilibrio". Lo ha sottolineato - in un video in cui ha annunciato due colloqui telefonici con i colleghi di Parigi e Londra - il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

 

"Ho appena concluso due lunghe telefonate con il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna, e con quello britannico, David Cameron, per illustrare loro cosa intende fare l'Italia che ha la guida del G7 - la grande organizzazione delle democrazie liberali con industrie avanzate - nei prossimi mesi", ha spiegato il titolare della Farnesina, "L'Italia ha infatti l'onore di guidare questa organizzazione per tutto il 2024".

 

"Ho fatto le stesse telefonate al segretario di stato degli Stati Uniti (Antony) Blinken e al ministro degli Esteri canadese Melanie Joly e così farò nei prossimi giorni con il ministro degli Esteri tedesco, con quello giapponese e con l'Alto rappresentante dell'Unione europea", ha aggiunto, "L'Italia vuole essere protagonista, vuole che il G7 possa essere portatore di pace nel mondo, di equilibrio: guarderemo certamente alla situazione in Ucraina, a quella in Medio Oriente, ma ci occuperemo anche di intelligenza artificiale".

 

Roma, 8 gen. (askanews) - "L'Italia organizzerà quattro incontri - uno a Capri, il primo, poi a Villa San Giovanni in Calabria, a Pescara e a Fiuggi - per riunire i vertici del G7 che si occupano di politica estera", ha aggiunto Tajani, "Lavoreremo per la pace in Medio Oriente, non sarà facile però non rinunciamo all'obiettivo dei 'due popoli, due stati'. Lavoreremo per difendere il diritto internazionale in Ucraina, continuando a sostenere le ragioni della libertà e della democrazia. Lavoreremo anche per garantire la libertà dei commerci e della navigazione nell'area del Mar Rosso".

 

"Poi, ripeto, c'è la grande questione dell'intelligenza artificiale", ha concluso il ministro degli Esteri, "L'Italia vuole essere protagonista insieme alle altre grandi democrazie liberali per guardare al futuro dialogando anche con i Paesi del G20 e naturalmente con le Nazioni Unite".