Esposta la "Quarto Savona 15", auto della scorta di Falcone. «La memoria come moto da luogo». Una frase che racchiude il senso del viaggio della “Quarto Savona 15”, l’auto blindata sulla quale il 23 maggio del 1992 viaggiavano Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifano, gli agenti della scorta del giudice Giovanni Falcone e della moglie, Francesca Morvillo, saltata in aria per mano della Mafia nella strage di Capaci. Un viaggio che non solo non si è fermato 30 anni fa ma che continua a trasportare la memoria del sacrificio di quegli uomini di Stato contro i simboli di morte e di corruzione che appartengono al sistema mafioso. La teca contenente quel che resta dell’auto blindata, una Fiat Croma il cui contachilometri si è fermato al numero 100287, oggi è esposta a Pescara in piazza Salotto. Alla cerimonia hanno preso parte gli studenti e i dirigenti degli istituti cittadini. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato alla memoria e al silenzio, per comprendere che la mafia ha distrutto un’auto, ma non il lavoro e l’impegno degli uomini e dello Stato. (video Massimiliano Schiazza)
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