Ucraina, "Dopo l'inverno": documentario su liberazione Bucha

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"Dopo l'inverno": la liberazione della città ucraina di Bucha e la gestione psicologica dello stress post-traumatico. Il cortometraggio del regista Riccardo Romani - presentato presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura alla presenza, tra gli altri, della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni e del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi -, esplora la vita nella città ucraina di Bucha a pochi giorni dalla liberazione dall'occupazione russa. Alcune delle psicologhe intervenute a supporto dei sopravvissuti, direttamente intervistate, raccontano una città in parte distrutta e priva dei servizi essenziali, descrivendo le manifestazioni dello stress post-traumatico e i delicati processi di "decompressione da isolamento".

Un documentario raccontato attraverso le voci di alcune delle tante donne ucraine che hanno vissuto in prima linea il conflitto. Una testimonianza preziosa, se si considera che la violenza di genere, compresa quella sessuale, è uno strumento di guerra brutale e diffuso, anche se spesso invisibile alla cronaca a causa della vergogna e della paura delle vittime.

"Un'occasione unica di sensibilizzazione - ha dichiarato il Presidente della Fondazione Mesit, che ha contribuito alla realizzazione del reportage, Marco Trabucco Aurilio -, poiché al di là delle connotazioni storiche, sociopolitiche ed economiche, l'orrore della guerra è anche un tema di medicina sociale, il suo impatto fisico, psicologico e sociale, infatti, si riverbera molto al di là dei confini temporali, geografici e culturali".