Altaroma: i brand Setchu, Mokoo e Lessico Familiare sul podio del 18esimo concorso di scouting “Who Is On Next?”

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Diciottesima edizione per “Who Is On Next?”, il progetto di scouting rivolto ai nuovi talenti del made in Italy e realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia. Il concorso è nato nel 2005 anche grazie alla curiosità, la lungimiranza e la sensibilità di Franca Sozzani, storica ed indimenticata direttrice della Bibbia della moda. A lei oggi è dedicato il prestigioso riconoscimento. Sul podio, primo classificato l’abbigliamento donna di Setchu, seguito al secondo posto dal menswear di Mokoo e, al terzo, dalle creazioni genderless di Lessico Familiare.

L’elegante serata in piazza del Campidoglio è stata condotta da Andrea Delogu con i magici interventi musicali della cantante Gaia. Sul palco, insieme alla presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi, l’assessore ai grandi eventi della giunta capitolina Alessandro Onorato e la talent scout Simonetta Gianfelici. Il nome del marchio Setchu di Satoshi Kuwata deriva dalla parola giapponese “Wayo Setchu” che con “Wayo” denota il Giappone (Wa) e l'Occidente (Yo), mentre “Setchu” significa compromesso. La sua visione estetica mescola, quindi, la cultura nipponica con quella occidentale in una contaminazione di stili, tagli, linee e geometrie ispirandosi all’arte orientale degli origami e seguendo la filosofia del «vestire con raffinatezza».

Le forme delle onde, vibrazioni e frequenze caratterizzano la capsule del brand Mokoo che, fondato nel 2017 dal designer sudcoreano Bum-Mo Koo con sede nella città meneghina, pensa in chiave futuristica senza dimenticare la funzionalità. Il concetto di meta-sartorialità diventa protagonista, passando dalla rielaborazione e la reinterpretazione dei tessuti di alta gamma per dare vita ad abiti seasonless abbinati a preziosi accessori in argento e metallo, fino ai Led inseriti nei vestiti come reazione alla luce e alla combinazione con materiali organici per esaltare la silhouette. Lessico Familiare, invece, nasce dall’incontro di Alice Curti, Riccardo Scaburri e Alberto Petillo, tre anime differenti che traducono un linguaggio più intimo declinandolo in capi smontati e riassemblati, talvolta ingigantiti, nel segno dell’upcycling.

 

L’obiettivo è quello di custodire i ricordi e la memoria, «arricciando le tende ingiallite e rammendando i canovacci umidi, stesi ad asciugare sui termosifoni». Ai vincitori è stato assegnato un premio in denaro, poi la visibilità sulla testata Vogue Italia. La kermesse romana li ospiterà nel 2023 accanto agli altri finalisti. La Camera Nazionale della Moda Italiana, inoltre, consentirà di presentare le collezioni vincitrici durante la Milano Fashion Week Women’s Collection del prossimo settembre. Gams Note di Alessandro Marchetto, abbigliamento maschile, e Karim Daoudi, accessori femminili, si sono aggiudicati il "Pitti Tutoring & Consulting Award": sei mesi di mentorship con lo scopo di sostenere e valorizzare i giovani stilisti nella loro promettente carriera nonché in un brillante percorso creativo e di formazione. Seduti in front row, fra i tanti, Pierpaolo Piccioli, Alessandro Michele, Delfina Delettrez Fendi, Marco De Vincenzo, Sara Sozzani Maino. E ancora, nel parterre della sfilata Serge Brunschwig, Carlo Capasa, Raffaello Napoleone, Stella Jean e Cristina Fogazzi alias “L’Estetista Cinica”.

( servizio di Gustavo Marco Cipolla video di Daniele Leone/Ag.Toiati)

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