Viaggiare in Kenya: dal 1° gennaio non è più necessario il visto

Viaggiare in Kenya: dal 1° gennaio non è più necessario il visto
di Francesca Spano'
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Marzo 2024, 16:32

Scoprire il Kenya, una delle mete più amate e popolari dell’Africa, dal 1° gennaio del 2024 è diventato più semplice. Sì, perché il governo locale ha annunciato che per i turisti non è più necessario il visto. Per partire verso questa destinazione, tuttavia, bisogna comunque ottenere un’autorizzazione all’ingresso (eTA) che va richiesta prima di intraprendere il viaggio, collegandosi al sito www.etakenya.go.ke. Un risparmio di tempo e denaro per molti viaggiatori internazionali che fino a qualche mese fa, arrivavano a sborsare fino a 51 dollari per raggiungere tale affascinante angolo di mondo.

Informazioni utili

Coloro i quali abbiano ottenuto il visto in precedenza non devono comunque preoccuparsi, perché sarà valido per l'intero 2024. Tutti i dettagli, in ogni caso, si trovano nella sezione "Requisiti di ingresso" del sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un’alternativa è quella di contattare support-kenya@govtas.com e l’Ambasciata del Kenya in Italia.

Come prepararsi al viaggio

Secondo queste nuove disposizioni, chi desidera volare in Kenya, deve fare domanda online almeno tre giorni prima del viaggio e versare 34 dollari. Per quanto riguarda i bambini invece, sotto i 16 anni, se provengono da Paesi differenti, non devono pagare il visto.

L’Ente del turismo locale ritiene che la nuova politica possa avere importante impatto sul turismo attirando fino a 5,5 milioni di visitatori annuali.

Situazione sicurezza in Kenya

Come riporta il sito di Viaggiare Sicuri, il pericolo di atti di violenza o di natura terroristica, tra Nairobi e altre località della costa piuttosto note, come Malindi e Watamu è elevato, soprattutto in concomitanza con festività e ricorrenze. Bisogna quindi fare attenzione quando ci si trova in luoghi pubblici o di pubblico interesse, ma anche in luoghi di culto, hotel e centri commerciali.

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