Lo Jonio e il Tirreno: dove l'Italia è più stretta

Pizzo Calabro, sulla costa tirrenica, si vede da Marcellinara
di Fulvio Fulvi
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Lunedì 26 Maggio 2014, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 14:14
una collina lunga 30 km, una striscia di terra attraversata da due fiumi, l'Amato e il Corace, che sorgono nelle vicine foreste della Sila Piccola. Siamo in Calabria, nel punto più stretto d'Italia, l'istmo di Catanzaro o, più precisamente, di Marcellinara, il paese che si erge in cima al promontorio. Da qui si possono ammirare due mari, il Tirreno e lo Jonio. Il panorama è unico e incantevole: guardando verso sud, spazia dal golfo di Squillace sulla costa jonica, fino al golfo di Sant'Eufemia bagnato dal Tirreno. Ma nei giorni con il cielo più limpido lo sguardo può arrivare a cogliere, sul versante tirrenico, persino Stromboli, col suo ciuffo di fumo, e le isole Eolie.



A nord, la Sila (www.silaonline.it) è l'occasione per immergersi nelle bellezze della natura. Qui è possibile praticare trekking, escursioni in mountain bike e a cavallo, ma anche bird-watching sulle rive del lago di Ariamàcina, che si trova a 1.250 metri di quota all'interno di un'oasi naturalistica: questo è uno dei pochi luoghi dove nidifica lo svasso maggiore, un raro uccello acquatico. D'inverno, poi, la Sila offre agli appassionati della neve la possibilità di sciare su piste con moderni impianti che si trovano a Camigliatello Silano, San Giovanni in Fiore e in altri centri turistici dell'altopiano che si estende nelle provincie di Cosenza, Crotone e Catanzaro.



Ma la Calabria (www.turiscalabria.it) è anche storia e cultura. basta spostarsi più a sud, sulla costa tirrenica, per raggiungere Pizzo Calabro, un borgo a picco sul mare conosciuto per la produzione del gelato di qualità e per le sue spiagge di scogli. In questo paese, fondato dai antichi greci, trovò la morte Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte: vittima di un complotto, fu rinchiuso nel castello aragonese (oggi museo murattiano), condannato a morte e fucilato dai Borboni il 13 ottobre 1815. Proseguendo lungo la costa, superata Vibo Valenzia, ecco altre due località ideali per una vacanza al mare: Tropea (famosa per le sue cipolle rosse dagli effetti benefici per cuore e arterie, per la sua cattedrale Normanna e per il convento dei francescani con la grotte dei frati) e Capo Vaticano, con lidi dove spuntano rocce di granito grigio. In questi luoghi decise di andare a vivere lo scrittore veneto Giuseppe Berto, autore del romanzo «Il male oscuro»: nelle sue opere esaltò la bellezza di questo mare e l'ospitalità della sua gente.



I NOSTRI CONSIGLI:



All'Hotel Sila (www.hotelcristallosila.it) di Camigliatello Silano, l'atmosfera è quella della montagna, anche d'estate. Le camere sono moderne e confortevoli (una doppia da 65€). Da qui si possono fare passeggiate nei boschi della Sila e raggiungere in poco tempo all'istmo di Marcellinara. Delizioso il paese, dove si può trascorrere anche una serata divertente in uno dei tanti locali.



Chi ama mangiare il buon pesce può prenotare un tavolo al ristorante Forte della Monacella (www.fortedellamonacella.it) a Pizzo Calabro dove, dalla panoramica terrazza rotonda, si può anche godere lo spettacolo del golfo lametino. Il locale fa parte di un complesso fortificato a strapiombo sul mare che risale all'epoca napoleonica. Tra i piatti tipici che vi si possono gustare (un menù, 20-30 €), antipasti e grigliate miste di pesce, paccheri del Tirreno e, per finire, un delizioso gelato al tartufo, la specialità del luogo.
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