Papa Francesco va ad Acilia, due ore in una parrocchia che aiuta 100 mamme straniere in grande difficoltà

Nuovo scambio con le parrocchie della periferia di Roma

Papa Francesco va ad Acilia, due ore in una parrocchia che aiuta 100 mamme straniere in grande difficoltà
di Franca Giansoldati
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 19:59

E'  tornato nella periferia di Roma quasi in incognito, senza troppi preavvisi, tenendo la notizia di questa missione conoscitiva della sua diocesi il più possibile circoscritta per avere uno scambio libero con i suoi preti, senza telecamere, curiosi o folle appostate dietro le transenne. Papa Francesco è arrivato nella parrocchia dedicata a San Giorgio ad Acilia nel pomeriggio, e ad attenderlo c'erano una trentina tra parroci e vice parroci della zona assieme al vescovo competente, Dario Gervasi. Ancora una volta, esattamente come era accaduto per gli altri due incontri recenti in altre aree periferiche, Primavalle e Torre Gaia, era assente il cardinale vicario, Angelo De Donatis. Il colloquio a porte chiuse, durato oltre due ore, è avvenuto in una saletta della chiesa gestita da religiosi canossiani.

Acilia è un'altra area complicata di Roma, segnata dalle problematiche tipiche delle periferie capitoline dove il punto di riferimento per la carità grava sulle strutture ecclesiali che forniscono servizi e sostegni alle famiglie più indigenti, agli anziani soli e spesso costretti a bussare alla porta per far quadrare il magro bilancio, ai bambini per i quali si organizzano campi estivi e ricreativi.  Il Centro Pastorale che porta il nome di santa Gianna Beretta Molla nella zona è conosciuto anche per distribuire ogni mattina il pane fresco che resta invenduto, un servizio possibile grazie ad accordi con i forni della zona. 

Il “Progetto mamma” - un altro servizio erogato - assiste le mamme e i bambini dal concepimento fino ai 3 anni di età.

In tutto sono un centinaio di madri in difficoltà economica, quasi tutte single, quasi tutte straniere. Due volte a settimana possono ritirare generi alimentari, vestiario, beni di prima necessità. A supporto alcuni volontari aiutano anche a far interagire e a conoscersi le diverse donne che frequentano il Centro parrocchiale.

«E' stato un incontro bellissimo e anche commovente» ha detto il vescovo Gervasi senza entrare nel merito del lungo colloquio. «C’era un’atmosfera molto cordiale, umana e affettuosa. Anche lo scambio con i preti è stato amichevole e affettuoso, ci siamo sentiti come i figli che stanno intorno al padre e vengono da lui incoraggiati. C’è stato spazio per le domande e siamo andati via felici». Tra i temi toccati, secondo il vescovo, «la nostra esperienza di sacerdoti, l’accoglienza, la vicinanza al popolo, la sinodalità e il processo sinodale che è il modo in cui la Chiesa si sta muovendo verso il futuro».

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