«I corridoi umanitari – dichiara Paolo Naso, della FCEI – sono un mezzo efficace e concreto per salvare le vite di queste persone, un modello di accoglienza virtuoso, che ha fatto scuola in tutta Europa. Per questo chiediamo al Governo italiano di ampliare questa buona pratica garantendo visti umanitari a una quota maggiore di persone in condizioni di grave vulnerabilità».
Le dieci persone siriane che arriveranno presenteranno regolare richiesta d’asilo; nove saranno accolte dalla FCEI e ospitate dalle strutture torinesi della Diaconia Valdese e una sarà presa in carico dalla Comunità di Sant’Egidio. A fine marzo si realizzerà il prossimo corridoio umanitario, con altre famiglie provenienti dai campi profughi libanesi.
In totale, dal febbraio 2016, sono più di 1500 le persone arrivate in Italia, 2200 in Europa, in modo legale e sicuro, con i corridoi umanitari gestiti e promossi Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Tavola valdese, dalla Comunità di Sant’Egidio, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.
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