Sarà il premier Mario Draghi a chiudere i lavori a Bologna, assieme a Romano Prodi, al G20 Interfaith Forum delle religioni, una delle iniziative collaterali al G20. Le religioni unite per riflettere sugli estremismi che finiscono per strumentalizzare la religione e alimentare anche conflitti. Perchè non c'è solo il Covid, esistono "diverse pandemie" da combattere, come l'oppressione e la violenza. Su questo, con un focus particolare sulla situazione in Afghanistan, si concentrerà il G20 delle fedi che quest'anno è guidato dalla presidenza italiana, in programma dal 12 al 14 settembre a Bologna.
Il tema centrale attorno al quale ruoteranno le attività e i lavori del Forum è "Time to Heal", il tempo della guarigione.
Il prologo verrà affidato al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, mentre ad aprire ufficialmente il Forum sarà la lezione del Presidente della Slovenia, Borut Pahor, il cui Paese ha la presidenza del semestre europeo; interverranno anche il Primo Ministro dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaska, il Presidente del Congresso Ebraico Mondiale, Ronald S. Lauder, cui seguiranno i messaggi della ADG delle Nazioni Unite Amina Mohammed e del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. La chiusura dei lavori, sotto la presidenza di Romano Prodi, verrà invece affidata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi e al cardinale di Bologna, Matteo Maria Zuppi.
Nella giornata di lunedì le sessioni ministeriali vedranno tre appuntamenti: quello dei Ministri degli Esteri, presieduto da Luigi di Maio, quello dei Ministri dell'Educazione, presieduto da Patrizio Bianchi, e quello dei Ministri degli Affari religiosi presieduto da Luciana Lamorgese e nel quale, accanto a diversi altri ministri, prenderà la parola il Direttore dell'ufficio per gli affari religiosi della Repubblica popolare cinese, Wang. Nel corso delle giornate saranno promosse attività finalizzate a stimolare la discussione pubblica, grazie all'intervento di figure autorevoli delle relazioni internazionali, di protagonisti dei dibattiti teologici, giuridici e filosofici e dei rappresentanti delle varie comunità di fede e delle organizzazioni attive nel dialogo inter-religioso.
Tra i vari interventi previsti anche quelli del rav Riccardo di Segni e del rav Gady Gronich dell'ufficio rabbinico europeo, del giudice Abdel Salam dell'Alto Comitato per la Fratellanza umana di Abu Dhabi e del cardinale Giuseppe Betori. Un momento sarà dedicato alle vittime dell'odio e del terrorismo in undici luoghi simbolici, tra cui la cattedrale copta al Cairo, la chiesa metodista di Charleston, il massacro in Congo del 2008, l'attentato alla moschea di Roma.