In Vaticano, l'inaugurazione del Festival internazionale del Presepe, 100 opere esposte sotto il Colonnato di San Pietro

L'inaugurazione della rassegna l'8 dicembre alle ore 16

In Vaticano, l'inaugurazione del Festival internazionale del Presepe, 100 opere esposte sotto il Colonnato di San Pietro
di Franca Giansoldati
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Giovedì 30 Novembre 2023, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 11:51

Oggi pomeriggio alle 16 viene inaugurato in piazza San Pietro la mostra internazionale del presepe: esposte opere di ogni forma, realizzate con i materiali più disparati, preziosi oppure al contrario fatti artigianalmente con legno o carta, altri avveniristici e altri ancora meccanizzati. Provengono da tutte le parti del mondo, compresa Russia e Ucraina, Taiwan e Terra Santa a testimoniare che la rappresentazione fatta 800 anni fa a Greccio, da San Francesco, sta ancora a raccontare agli uomini di buona volontà, ad ogni latitudine del globo, che la pace possibile, anche se il mondo è scosso dalla “terza guerra mondiale a pezzetti”. 

Cresciuto di anno in anno, l'evento dei 100 presepi in Vaticano, è ormai diventato un evento globale. L'evento pomeridiano, una vera festa, organizzata dal Dicastero per l’Evangelizzazione è aperta al grande pubblico e si terrà sotto il braccio sinistro del Colonnato del Bernini, in Piazza San Pietro, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero e dell’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto.L’edizione di quest'anno è particolarmente articolata e intende celebrare la memoria degli 800 anni del presepe di Greccio.

Per festeggiare la ricorrenza, saranno presenti all’inaugurazione anche padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori, e il Sindaco di Greccio, Emiliano Fabi. 

Il presepio di Greccio compie ottocento anni

La cerimonia di apertura sarà accompagnata dal coro dei bambini dell'Istituto comprensivo “A. Malfatti”, del Comune di Greccio, e dalla banda musicale della Gendarmeria Vaticana. La mostra, che aprirà ufficialmente con l’inaugurazione, sarà visitabile fino a domenica 7 gennaio 2024, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.30, sotto il Colonnato. L’ingresso è libero e gratuito, 

In tutto sono esposti più di 120 presepi, provenienti da 22 Paesi del mondo: Italia, Croazia, Spagna, San Marino, Ucraina, Irlanda, Slovenia, Ungheria, Polonia, Estonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria, Russia, Stati Uniti, Colombia, Taiwan, Venezuela, Filippine, Guatemala e Paraguay. Il visitatore potrà ammirare opere originali d’ogni tipo: verrà esposto un presepe totalmente meccanizzato, uno intagliato in una forma di tipica macchinetta da caffè in legno, altri cuciti in stoffa, oltre a pezzi di collezioni famose come il Presepe del Duomo di Torino, il Presepe del Museo della famiglia Ulma, dalla Polonia, e il Presepe di RAI Vaticano. Parteciperanno con le loro opere anche diversi Enti ed Associazioni, tra cui l’Associazione Nazionale Amici dei Presepi, l’Associazione Città dei Presepi e il Club di Ricamo di Pistoia. Saranno in mostra, inoltre, due presepi realizzati dalle carceri di Verbania. Molte scuole hanno aderito all’iniziativa, tra cui diverse del Lazio e una anche dall’Estonia, la scuola St. Michael Society di Tallinn. 

Presepi, addobbi e arredi: ora la casa si veste a festa

Stupore e meraviglia, scrive Papa Francesco in un libro sul presepe appena pubblicato da Piemme, sono i due sentimenti che emozionano tutti, piccoli e grandi, «davanti al presepe che è come un Vangelo vivo che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta è che esso parli alla vita».

Nella prefazione del volume, il pontefice continua: «Il primo biografo di san Francesco, Tommaso da Celano, descrive la notte del Natale del 1223, di cui quest’anno festeggiamo l’ottavo centenario. Quando Francesco arrivò, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. La gente accorsa manifestò una gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. In quella circostanza, a Greccio, non esisteva nessuna statuina: il presepe venne realizzato e vissuto da quanti erano presenti».

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