Via alla ventiseiesima edizione di “Narni. Le vie del Cinema”. Su il sipario dal quattro agosto

Alberto Sordi interpreta "Il medico della mutua"
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Venerdì 31 Luglio 2020, 16:41
Dal 4 all’8 agosto 2020 il via alla 26ma edizione di “Narni. Le vie del cinema”, Rassegna di cinema restaurato, diretta da Giuliano Montaldo e Alberto Crespi e organizzata per iniziativa del Comune con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
I film in programma: Tiro al Piccione, Il mestiere delle armi, E la nave va, Sette uomini d’oro, Il medico della mutua.
Gli ospiti. Le attrici Paola Tiziana Ceccarelli, il regista Vincenzo Alfieri, il costumista Maurizio Millenotti, il sociologo Mario Morcellini, il giornalista Roberto Vicaretti.
Anche quest’edizione proporrà una ricca selezione di film di recente recupero proiettati ogni sera, a partire dalle ore 21.00, sul grande schermo allestito nel Parco pubblico “Bruno Donatelli”, a ingresso gratuito e nel pieno rispetto delle norme di prudenza e di sicurezza attualmente in vigore.
Con questa ventiseiesima edizione, collegata al progetto European History Moving, si prosegue il viaggio intrapreso tre anni fa e teso ad analizzare la storia attraverso il cinema. Anche quest’anno “Narni. Le vie del cinema” proporrà un viaggio nella storia d’Italia (e d’Europa) raccontata attraverso film recentemente restaurati dalla Cineteca Nazionale che lavora all’interno del Centro Sperimentale di Cinematografia.
“Narni. Le vie del cinema” è ormai il “decano” dei festival dedicati alla memoria del cinema: ha cominciato a proiettare film restaurati ben prima che anche i grandi festival mondiali (Cannes, Berlino, Venezia) aprissero delle sezioni di “Classici”. Il cinema restaurato è arte, scienza, storia, memoria. Anche quest’anno Narni sintetizzerà queste discipline proponendo al pubblico classici del cinema italiano restaurati.
È un modo di tener viva la memoria di un’arte – quella cinematografica – che ha fatto dell’Italia un modello per tutte le cinematografie del mondo. E di celebrare, nella selezione di quest’anno, i 90 anni del suo primo direttore Giuliano Montaldo, e i centenari della nascita di Federico Fellini e di Alberto Sordi. La lista dei film selezionati inizia con Tiro al piccione, opera d’esordio dello storico direttore artistico di “Narni. Le vie del cinema”, Giuliano Montaldo. Un film che nel ’61 venne massacrato dalla critica perché toccava un argomento allora tabù, la Repubblica di Salò; e che, riproposto alla Mostra di Venezia nel 2019, è stato invece applaudito e apprezzato, consentendo a Montaldo di prendersi una bella rivincita sul passato. Presenteranno il film il regista Giuliano Montaldo in collegamento via skype e, sul palco di “Narni. Le vie del cinema”, il giornalista Roberto Vicaretti.
Si proseguirà con Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi (presentato dal vivo dall’attrice e protagonista femminile del film, Sandra Ceccarelli) e E la nave va di Federico Fellini (per il quale interverrà sul palco di “Narni. Le vie del cinema” il costumista, due volte candidato all’Oscar, Maurizio Millenotti): due capolavori che rievocano momenti della storia lontana del nostro paese, l’epoca dei “capitani di ventura” - il film di Olmi ricostruisce gli ultimi giorni di vita di Giovanni dalle Bande Nere - e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale raccontato da Fellini attraverso un apologo poetico, onirico ma anche politico.
7 uomini d’oro di Marco Vicario (per il quale interverrà a “Narni. Le vie del cinema” il regista e attore Vincenzo Alfieri, autore nel 2019 del film Gli uomini d’oro che, fin dal titolo, si ispira al classico “film di rapina” di Marco Vicario) e Il medico della mutua di Luigi Zampa (per il quale saranno presenti a Narni l’attrice Paola Tiziana Cruciani, che ha recentemente interpretato il ruolo della mamma di Alberto Sordi nel film-tv Permette? Alberto Sordi diretto da Luca Manfredi e trasmesso su Raiuno lo scorso marzo; e il sociologo, professore e consigliere alla comunicazione - Sapienza Università di Roma Mario Morcellini): due affascinanti documenti sull’Italia degli anni ’60 e sul boom economico. Il primo è un film di genere, un “giallo-rosa” su una rapina super-tecnologica in stile Ocean’s 11; il secondo è uno dei grandi film del ’68, è un documento antropologico – e quindi storico – che descrive con toni beffardi comportamenti ben poco virtuosi che sono profondamente radicati nella nostra società (la “malasanità”, si può dire, nasce lì).
 
TORNA PER I PIÙ PICCOLI, DOPO IL SUCCESSO DEGLI ANNI SCORSI, L’8a EDIZIONE DEL CINEMA ANIMATO RESTAURATO.
La rassegna parallela alla classica selezione di pellicole restaurate proporrà ogni sera, a partire dalle ore 21.00 all’interno del Parco pubblico “Donatelli”, i film dedicati ai più piccini in versione restaurata. La rassegna è organizzata in collaborazione con Walt Disney, con Fondazione Cineteca di Milano e con Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Saranno proposti:
Un burattino di nome Pinocchio (1971) diretto da Giuliano Cenci (restauro a cura della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale);
Alice nel paese delle meraviglie (1951) diretto da H. Luske, W. Jackson, C. Geronimi (Walt Disney);
Opopomoz (2003) diretto da Enzo D’Alò (restauro a cura della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale);
Le avventure di Tofffsy e l’erba musicale (restauro a cura della Fondazione Cineteca di Milano);
Mary Poppins (1964) diretto da Robert Stevenson (Walt Disney).
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